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Cronaca

Minacce all'imprenditore: "so dove va a scuola tua nipote, dammi 12mila euro"

Arrestato dai carabinieri un iracheno 50enne autore di una serie di ricatti al titolare di un bar

Una settimana d'inferno quella vissuta dal titolare di un bar, nella zona sud di Rimini, vittima di un tentativo di estorsione. L'uomo, all'improvviso, si è visto arrivare sul proprio cellulare una serie di telefonate mute e, poi, alcuni messaggi minacciosi. "So dove abiti e dove va a scuola tua nipote", scriveva l'anonimo dall'altro capo del telefono, "se vuoi stare tranquillo, dammi 12mila euro". Spaventato dalla situazione, la vittima si è presentato ai carabinieri di Riccione per sporgere denuncia e, i militari dell'Arma, hanno iniziato una serie di indagini. In un primo momento, a finire nel mirino degli inquirenti, è stato un cittadino marocchino titolare dell'utenza dalla quale partivano telefonate e messaggi. Individuato dai carabinieri, il nordafricano è però risultato estraneo ai fatti perchè non aveva in uso quel numero.

Le indagini si sono così ampliate, con gli investigatori che hanno passato al setaccio la cerchia della vittima fino ad individuare un muratore iracheno 50enne che aveva svolto dei lavori per la vittima. E' stato in fatti questo secondo straniero che aveva minacciato l'imprenditore ed è scattato il blitz per arrestarlo. L'uomo è stato bloccato in un residence di Miramare e, certo di aver messo a segno l'estorsione, aveva già le valige pronte per scappare dall'Italia. Nell'appartamento i carabinieri hanno trovato orologi di valore e gioielli, tutti risultati provento di furto, che gli sono valsi anche un'accusa per ricettazione. L'iracheno è stato quindi ammanettato per tentata estorsione.

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