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Cronaca Centro / Piazza Luigi Ferrari

Il mistero del pitbull scomparso, perquisita dai carabinieri la casa di un riminese

Dell'animale se ne sarebbe appropriato un 57enne il quale, sentito dai militari dell'Arma, si rifiuta di rivelare a chi l'ha consegnato. Per la difesa, il quattrozampe gli sarebbe stato affidato dal padrone in via definitiva

Una vicenda intricata quella che vede un riminese 57enne indagato per appropriazione indebita di un pitbull che, anche dopo una perquisizione domiciliare da parte dei carabinieri, sembra essere sparito nel nulla. Tutto risale ai primi di ottobre quando, in piazza Ferrari, un ragazzo 23enne stava passeggiando col cane quando, il quattrozampe, è sfuggito al suo controllo avvicinandosi pericolosamente a una carrozzina con dentro un neonato. Il giovane è quindi accorso per recuperare il cane e, come spesso accade in queste occasioni, ha affibbiato al pitbull un sonoro scapaccione per fargli capire la lezione. Secondo la versione del 23enne, a questo punto della storia sarebbe stato avvicinato dal 57enne, presentatosi come esperto di cani e addestratore, che gli avrebbe consigliato di affidargli il cane per addestrarlo. Il 23enne accetta la proposta dell'uomo e, dopo essersi scambiati i numeri di telefono, il sedicente addestratore si è allontanato col cane e il ragazzo è andato a casa. Quest'ultimo, arrivato nella propria abitazione, ha raccontato l'intera vicenda alla madre (proprietaria del pitbull) che è montata su tutte le furie.

E' così iniziata una serie di telefonate al sedicente addestratore il quale, dall'altra parte del telefono, ha iniziato a sostenere di non sapere nulla del cane in quanto lo avrebbe affidato a una famiglia della quale si è rifiutato di fornire il nome. La proprietaria, sempre più arrabbiata, si è così presentata ai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti del 57enne accusato di appropriazione indebita. Nell'abitazione dell'umo sono così arrivati i militari dell'Arma per una perquisizione ma, dell'animale, non è stata trovata traccia. Secondo la difesa dell'uomo, tuttavia, era proprio il 23enne che si voleva sbarazzare dell'animale che, a dire dell'accusato, veniva anche maltrattato e, lo scambio, è avvenuto anche alla presenza di testimoni. Toccherà ora al tribunale dirimere la questione.

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