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Cronaca

Omicidio Nusdorfi-Mannina, arrestato dai carabinieri il terzo uomo

Manette per Sadik Dine, lo zio di Dritan Demiraj, preso dai carabinieri di Rimini all'alba di mercoledì. Secondo gli inquirenti stava per scappare in Albania

Con l'arresto di Sadik Dine, il pescatore albanese 50enne zio di Dritan Demiraj, si possono dire oramai concluse le indagini per il duplice omicidio di Lidia Nusdorfi e di Silvio Mannina. L'operazione dei carabinieri di Rimini è scattata all'alba di mercoledì, con i militari dell'Arma che hanno attesto il rientro in porto del peschereccio sul quale l'albanese era imbarcato, per mettere le manette ai polsi dell'uomo accusato di concorso in pluriomicidio aggravato. Sadik Dine è lo zio di Dritan Demiraj, il fornaio albanese di 29 anni assassino dell'ex compagna, la 35enne Lidia Nusdorfi, uccisa a coltellate nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Mozzate, nel comasco, il 1 marzo scorso. Secondo gli inquirenti dell'Arma, il pescatore era oramai pronto a scappare in Albania e, vista la situazione, il gip Fiorella Casadei ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere per il 50enne. Le indagini hanno permesso di accertare che Dine ha avuto un ruolo di primo piano nell'efferato omicidio di Silvio Mannina, il nuovo fidanzato di Lidia Nusdorfi, avvenuto il 28 febbraio 2014 a Rimini nell'appartamento di via dell'Ariete.

L'arresto di Sadik Dine

A incastrare il pescatore, oltre alle dichiarazioni contraddittorie rese ai carabinieri che indagavano sul delitto, la testimonianza di Monica Sanchi anche lei presente quella sera nell'appartamento dove si è consumato l'omicidio. La Sanchi, infatti, dopo aver attirato Mannina a Rimini con uno stratagemma lo ha portato nell'appartamento dove è stato ucciso dai due albanesi. Secondo quanto ricostruito, la donna ha ammanettato il povero Mannina mentre, Dine e Demiraj, lo hanno denudato iniziandolo a seviziare. Umiliazioni e torture inflittegli con una mazza da baseball con Dine che gli immobilizzava le gambe mentre, Demiraj, lo strangolava con il cavo dell'antenna della televisione. Una fine orribile, sempre secondo gli inquirenti, con Mannina che ha impiegato quasi un quarto d'ora prima di morire soffocato tra gli scherni dei due uomini che commentavano la sua resistenza alle torture. Per l'uccisione di Lidia Nusdorfi e per il suo nuovo fidanzato, Silvio Mannina, sono già in carcere Dritan Demiraj, l'ex compagno di Lidia - accoltellata nel sottopasso della stazione ferroviaria di Mozzate lo scorso marzo - e Monica Sanchi, la riccionese nuova compagna di Demiraj accusata di avere preso parte agli omicidi. 

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