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Cronaca

Prostituzione minorile: Gabriele Paolini in manette per scatti hard

Il disturbatore televisivo si era affidato a un laboratorio di Riccione per sviluppare le foto che lo ritraevano durante dei rapporti sessuali con due ragazzi 16enni. Nella casa romana dell'uomo trovato numeroso materiale pedopornografico

Si sono aperte le porte del carcere romano di Regina Coeli per Gabriele Paolini, il 34enne celebre per essere il disturbatore televisivo per eccezione, accusato di induzione alla prostituzione minorile e produzione e detenzione di materiale pedopornografico. A incastrare l'uomo sono stati una serie di scatti, che lo ritraggono intento a consumare un rapporto omosessuale con due ragazzini 16enni, che Paolini ha inviato a sviluppare in un laboratorio fotografico di Riccione. Secondo quanto emerso, il 34enne si era rivolto a un fotografo di Roma, in via Nomentanta, al quale aveva affidato una chiavetta elettronica contenente delle foto che dovevano essere sviluppate. I file sono stati trasferiti in maniera telematica nel centro stampa della Perla Verde dove, in maniera del tutto casuale, un operatore si è accorto del contenuto esplicito delle immagini. A far drizzare le antenne al dipendente del centro riccionese è stato il viso di Paolini, molto conosciuto, che ha incuriosito l'uomo facendogli controllare gli scatti. Quando si è reso conto del contenuto, l'uomo ha avvisato i carabinieri di Riccione che hanno sequestrato il materiale e avvisato i colleghi romani lo scorso 23 ottobre.

Ne è quindi nata un'indagine lampo che ha permesso di accertare l'identità dei due ragazzini, italiani residenti a Roma, coi quali Paolini era intento a fare sesso. Scoperta quindi la minore età dei protagonisti, a Roma è scattato un blitz nell'abitazione del disturbatore televisivo dove, oltre alla cantina nella quale erano state scattate le foto, gli inquirenti dell'Arma hanno trovato anche altro materiale pedopornografico nel quale, come protagonista, c'è sempre lo stesso Paolini. Una ulteriore perquisizione nel laboratorio fotografico di via Nomentana, al quale già in passato il 34enne si era rivolto, ha permesso di scoprire nei server del negozio alcuni video porno amatoriali, realizzati da Paolini, con scene di sesso. Il disturbatore, infatti, si era già rivolto a quel negozio per masterizzare alcuni Dvd. I due minorenni ritratti nelle foto, inoltre, sono stati già interrogati dalla magistratura romana nel corso di un'audizione protetta  dove è emerso che Paolini li aveva contattati direttamente per proporre loro degli incontri sessuali a pagamento.

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