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Le prostitute a Rimini? Guadagnano fino a 2mila euro alla settimana

"Questa attività congiunta - ha detto il comandante dei carabinieri di Rimini, il colonnello Luigi Grasso - mostra una stretta collaborazione tra le forze dell'ordine e una condivisione di obiettivi".

Polizia e carabinieri insieme contro la prostituzione in strada. Le forze dell'ordine sono state impegnate a Rimini nel cuore della nottata tra martedì e mercoledì in un'operazione congiunta, sulla scorta anche dell'ordinanza firmata il primo luglio scorso dal sindaco Andrea Gnassi. Identificate in una sola notte 50 prostitute, cinque quelle denunciate. Il maggior numero di ragazze è stato rintracciato sul lungomare, una decina lungo la Statale Adriatica.

"Questa attività congiunta - ha detto il comandante dei carabinieri di Rimini, il colonnello Luigi Grasso - mostra una stretta collaborazione tra le forze dell'ordine e una condivisione di obiettivi". Dello stesso avviso il questore di Rimini, Oreste Capocasa, che ha spiegato come "si lavori insieme sull'ordinanza del sindacato, ma che per arginare il fenomeno, evidentemente cresciuto con l'estate, si stanno cercando anche altre strategie per individuare certi flussi in alcuni giorni della settimana".

L'ordinanza anti-prostituzione, che scadrà il 15 ottobre, prevede che alle lucciole venga fatta una prima "intimazione" di allontanamento dalla zona oggetto del provvedimento e poi, se la ragazza viene sorpresa nuovamente in strada, scatta la denuncia penale. Dalla operazione congiunta emerge un quadro nuovo della prostituzione a Rimini: le ragazze tutte di età giovanissima, ma maggiorenni, tra i 18 e 20, sono in maggioranza bulgare, rumene e polacche.

Guadagnano fino a 2.000 euro a settimana e si autogestiscono, facendo a meno dei protettori, dividendo le spese degli alloggi e delle camere dei residence dove vanno con i clienti. Le tariffe sono comprese tra i 40 e 50 euro in strada, mentre per un'ora in residence la tariffa sale fino a 250 euro.

La collaborazione tra polizia e carabinieri si avvarrà anche di uno scambio di informazioni in tempo reale sulle ragazze identificate che in una sola notte possono anche essere una ventina, tra cui c'é sempre una certa percentuale di "lucciole" già note alle forze dell'ordine. "Ma la presenza di prostitute sul territorio varia - ha spiegato il questore - perché si tratta di un numero che varia continuamente".

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