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Cronaca

Rapine a raffica per pagarsi la bella vita con cocaina e prostitute

Sgominata dalla squadra Mobile la banda che ha messo a ferro e fuoco la città di Rimini tra gennaio e febbraio

Con una seconda tornata di arresti, scattata nella mattinata di venerdì, il personale della squadra Mobile di Rimini ha completamente sgominato la banda che, tra gennaio e febbraio, ha messo a segno numerose rapine nelle attività commerciali della città. L'operazione, chiamata in codice T-Max dal modello di scooterone utilizzato dai malviventi, ha visto eseguire dagli agenti della polizia di Stato 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due albanesi, due nomadi, un italiano, un macedone, un ucraino. Ad essere arrestati sono stati Fatjon Vata, 20enne albanese ritenuto essere il capobanda, Bardhok Sokoli, 21enne albanese e cugino del primo, i nomadi Valentino e Devad Ahmetovic, entrambi 21enni, Refik Karpuzi, macedone 22enne, Maksym Veres, ucraino 19enne, e il cuoco riminese 32enne Alberto Gino Melis. Tutto era iniziato verso il 20 di gennaio quando a Rimini si è assistita a una escalation di rapine a mano armata ai danni di tabaccherie, distributori di benzina. pony express che consegnavano le pizze a domicilio e negozi tutte commesse dalla stessa banda che si muoveva in città sullo scooter della Yamaha.

operazione t-max arresti mobile rimini foto Fatjon Vata Bardhok Sokoli Valentino e Devad Ahmetovic Refik Karpuzi,  Maksym Veres Alberto Gino Melis - 04-2La prima svolta nelle indagini è arrivata il 12 di febbraio quando, dopo un folle inseguimento tra le strade, vennero arrestati gli autori della rapina al distributore di benzina del grattacielo. In quella occasione vennero arrestati in flagranza quattro individui, due nomadi 21enni e due albanesi 20enni. Gli inquirenti della Mobile, tuttavia, già da alcune settimane erano sulle tracce dei malviventi utilizzando un rilevatore gps montato sul T-Max per monitorare i loro spostamenti. Grazie alle intercettazioni, era stato possibile addebitare al gruppo anche la rapina all'edicola di via della Fiera, messa a segno il 27 febbraio, che aveva fruttato un bottino di 160 euro. Il colpo più eclatante, tuttavia, è stato quello commesso nell'ultimo week end di gennaio quando, utilzzando il metodo del buco, erano riusciti a mettere a segno un furto da 15mila euro in caffè al deposito della "Segafredo" di via Norvegia.

Operazione "T-Max"

Pochi giorni dopo, tuttavia, a causa della pioggia i malviventi erano rimasti coinvolti in un incidente con lo scooterone e, per i loro spostamenti, avevano così iniziato ad utilizzare il Bmw del capobanda e, gli investigatori, avevano piazzato una microspia nell'abitacolo per intercettare le loro conversazioni. Ed è stato così che, ascoltando le loro parole, gli inquirenti sono riusciti a tracciare un quadro preciso dei colpi fatti. Nelle intercettazioni non sono mancati i lati comici: commentando gli articoli dei giornali che riportavano le loro imprese, si erano soffermati su una rapina ai danni di una tabaccheria di viale Dati. In quella occasione, infatti, la vittima aveva dichiarato che il colpo era stato da 20mila euro, calcolando anche i danni fatti dai malviventi, e gli autori non si capacitavano come il bottino in loro possesso fosse di appena 6mila euro.

Catturati i rapinatori della benzinaia

Fondamentale, per chiudere il cerchio, è stata la testimonianza di un altra vittima, il gestore di un negozio di kebab di via XX settembre, più volte rapinato dal gruppo che lo aveva preseo come una sorta di bancomat. Veres, infatti, abitava nei pressi dell'attività commerciale e i malviventi spesso si ritrovavano al suo interno per pianificare i colpi successivi. E' stata questa leggerezza che ha aiutato gli inquirenti a risalire a loro e che, poi, sono stati riconosciuti dalla vittima. A casa del 19enne ucraino, inoltre, il personale della Mobile ha ritrovato la pistola, una scacciacani priva del tappo rosso, utilizzata in occasione delle varie rapine.

IL RINGRAZIAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - "L’Amministrazione Comunale - è stato il commento di palazzo Garampi in una nota stampaesprime il suo ringraziamento alla Polizia di Stato, alle sue donne e uomini e al questore Maurizio Improta per la brillante operazione conclusa questa mattina e che ha portato allo smantellamento di un gruppo di malviventi accusato di aver messo a segno una serie di rapine e di furti in diversi esercizi commerciali del riminese. Questa operazione ancora una volta permette di evidenziare il grande impegno delle forze dell’ordine in difesa del territorio e l’efficacia della loro azione di intelligence e di intervento, capace di garantire una risposta concreta all’esigenza di sicurezza della nostra comunità. Si conferma così il valore della rete di presidio che si è andata a creare grazie alla sinergia e alla collaborazione tra i corpi e con le istituzioni e gli enti territoriali".

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