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Cronaca

Aumento Irpef, i sindacati: "Nessun confronto con noi, l'arroganza non ha limiti"

"A fare le spese della stangata in arrivo saranno i pensionati e i lavoratori. Se fossimo stati interpellati avremmo aperto una discussione costruttiva e trovato altre soluzioni"

Sono un centinaio i riminesi scesi martedì pomeriggio in piazza per protestare contro l'aumento dell'Irpef. Sotto Palazzo Garampi sventolano le bandiere di Cgil, Cisl e Uil e tra i manifestanti si scorgono anche alcuni consiglieri comunali di minoranza: Mario Erbetta del Gruppo misto, Matteo Zoccarato della Lega e Carlo Rufo Spina di Forza Italia, con tanto di gilet azzurro "Meno tasse piu' lavoro".

Sciopero sindacati per aumento Irpef

Mercoledì, per la prima volta a livello unitario, i sindacati incontreranno l'amministrazione per discutere la manovra, ma comunque fuori tempo massimo dato che il giorno dopo, giovedi', la delibera approdera' in Consiglio comunale per l'approvazione. "Aumentate le tasse per non disturbare i ricchi", tuona contro l'amministrazione in piazza Cavour il segretario provinciale della Uil, Giuseppina Morolli: il Comune, rincara la dose, "scarica costi e una gestione non sempre oculata su lavoratori e pensionati", con una "arroganza che ha superato ogni limite: o con loro oppure... non mi esprimo". Cosi' si alza l'Irpef e "si fa credere che scende la Tari. La trasparenza per il Comune e' un optional". Morolli ribadisce che le politiche dell'amministrazione sono "sbagliate e pericolose. Sono progressisti a parole, ma nella sostanza sono chiusi in loro stessi, a difesa del loro potere". Per cui, avverte la sindacalista, "se non si inverte la rotta la lotta crescera'. Cittadini non sudditi", ripete il suo claim. Il collega della Cgil, Primo Gatta, sottolinea che le parti sociali dicono no alla manovra "nel metodo e nel merito", dicono no alla "strada piu' facile e piu' ingiusta, iniqua" per recuperare risorse, quando ci sono persone con redditi piu' alti. Si agisca, propone, sulla lotta all'evasione, agli sprechi e alla spese non necessarie, si innalzi la tassa di soggiorno.

Ma il fatto e', tira le fila Paola Taddei della Cisl Romagna, che "il tema delle relazioni sindacali e' completamente dimenticato dall'amministrazione. Ci devono ascoltare e capire che siamo importanti". La richiesta e' dunque quella di "cambiare la scelta", andando "incontro a chi ha piu' bisogno", anche perche', rimarca Taddei, pure la destinazione delle risorse, 3,7 milioni di euro per il bando Periferie, "non va assolutamente bene. Continueremo a lottare- conclude- e a dire no a questa amministrazione per la quale i sindacati danno fastidio" (Agenzia Dire).
 

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