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Cronaca

Passa la notte chiuso nel baule dell'auto per molestare la moglie. Arrestato 41enne

L'uomo è stato bloccato dal personale della squadra Mobile dopo aver inseguito la donna, dalla quale si sta separando, per tutta la mattinata. Ammanettato davanti alla scuola dei figli a Bellariva

E' stato arrestato nella mattinata di venerdì, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, minacce e mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice, un salernitano 41enne che, da tempo, continuava a molestare la moglie dalla quale si stavano separando. A mettere la parola fine ad anni di insulti, maltrattamenti e botte è stata la squadra Mobile di Rimini che ha ammanettato l'uomo in flagranza di reato. Tutto è iniziato nella mattinata di venerdì quando il 41enne, all'improvviso, è sbucato dal bagagliaio dell'auto della moglie spaventandola. L'uomo, al quale era stato imposto di non avvicinarsi alla donna e alle due figlie minorenni, verosimilmente aveva trascorso la notte nel bagagliaio della Honda Crv con l'intento di seguire la moglie nei suoi spostamenti. Vistosi scoperto, il 41enne ha iniziato a litigare furiosamente con la donna per poi allontanarsi e prendere una moto con la quale continuare a seguire la signora. Resasi conto di essere pedinata, arrivata davanti alla scuola delle figlie a Bellariva la donna ha chiesto aiuto alla polizia che, arrivata sul posto, ha bloccato il salernitano.

Stalker arrestato dalla squadra Mobile

Il 41enne, da quando aveva sposato la donna in seguito a una fuitina quando lei aveva 15 anni e lui 21, aveva dimostrato un carattere particolarmente violento tanto che, quando ancora risiedevano nel salernitano e lei era incinta della loro prima figlia, l'aveva aggredita rompendole il naso. In seguito a quell'episodio, dove era stata picchiata anche la madre di lei che si era messa in mezzo per dividerli, il suocero dell'uomo si era armato di accetta con la quale aveva inseguito il genero per tutto il paese. Dopo una serie di peripezie, che avevano visto il salernitano essere già conosciuto dalle forze dell'ordine per omicidio doloso e concorso in rapina, la coppia era approdata a Rimini nel 2007 e gli episodi di maltrattamenti in famiglia erano continuati. Quando la donna ha deciso di lasciare il marito, rivolgendosi a un'avvocato per la causa di separazione, l'uomo aveva iniziato a bombardare sia il cellulare della moglie che quello dell'avvocato con sms dove minacciava la morte dei due. Al termine degli accertamenti di rito, per l'uomo si sono aperte le porte del carcere dei "Casetti".

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