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Cronaca Marina Centro / Via Toby Dammit (1968)

Turista impazzito aggredisce passanti e poliziotti con coltello e nunchaku

Parapiglia nella serata di martedì nella zona tra piazza Marvelli e Pascoli a causa di un esagitato alterato dall'alcol

Serata di ordinaria follia, quella di martedì, con un turista piemontese che, in preda all'alcol, ha iniziato ad aggredire passanti e poliziotti armato di nunchako e coltello. Il parapiglia è iniziato verso le 22.30 quando in viale regina Elena, all'angolo di via Dammit nei pressi del Barrumba, una decina di agenti di polizia liberi dal servizio hanno notato un uomo che, in evidente stato di alterazione, camminava barcollando in direzione di Marina Centro. L'ubriaco, incurante di quanto avveniva intorno a lui, brandiva un nunchako con il quale colpiva le inferriate ed i pali della segnaletica stradale che incrociava lungo il suo percorso. Mentre uno dei poliziotti allertava i colleghi della Questura, gli altri hanno deciso di seguire l'esagitato per evitare che potesse succedere qualcosa di grave. 

Arrivati all'incrocio con via Carducci, però, tre persone si sono avvicinate all'ubriaco per cercare di disarmarlo ma, vistosi accerchiato, l'uomo ha iniziato a dare in escandescenza fino a quando sono riusciti a strappargli di mano il nunchako. Disarmato, l'esagitato ha estratto dalla tasca un coltello, con una lama da 7 centimetri, e ha iniziato a brandirlo contro i tre e, a questo punto, gli agenti liberi dal servizio si sono qualificati allontanando i turisti che si trovavano in strada per metterli al sicuro e, allo stesso tempo, hanno accerchiato l'ubriaco. Mentre cercavano di farlo ragionare per convincerlo a gettare il coltello, uno dei tre che lo hanno disarmato una prima volta è riuscito a strappare la lama dalla mano dell'ubriaco facendo così scattare l'intervento degli agenti che lo hanno immobilizzato a terra in attesa dell'arrivo delle Volanti.

Mentre veniva caricato sull'auto della polizia, l'ubriaco ha nuovamente dato in escandescenza divincolandosi e urlando insulti e minacce all'indirizzo dei poliziotti. Portato in Questura, è stato identificato come un piemontese 43enne residente a Domodossola e vecchia conoscenza delle forze dell'ordine per i reati di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti, ingiurie e minacce, danneggiamento, ubriachezza molesta, furto aggravato ed estorsione, possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere oltre a una condanna per il reato di rapina impropria, passata in giudicato lo scorso 16 giugno. In Questura, l'esagitato ha chiesto l'intervento del 118 in quanto ha dichiarato di essere affetto da Hiv, epatite e cirrosi epatica ma, all'arrivo dei sanitari, si è fatto solamente medicare per attutire il bruciore al naso provocato, a suo dire, dall'aver appena consumato della cocaina. Il 43enne è stato quindi arrestato per lesioni personali aggravate, minacce, porto di armi e resistenza. L'uomo è stato anche denunciato da uno dei tre che lo hanno bloccato, tutti buttafuori, rimasto lievemente ferito a una mano.

Processato per direttissima nella mattinata di mercoledì, il giudice ha disposto il divieto di dimora nella Romagna e nelle Marche mentre, l'avvocato, ha chiesto i termini a difesa e il 43enne è stato liberato in attesa del processo che è stato fissato al prossimo 24 settembre.

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