rotate-mobile
Cronaca Miramare / Lungomare Guido Spadazzi

Lei stuprata e lui massacrato di botte sulla spiaggia, è caccia al branco

Almeno quattro gli autori della violenza sessuale sulla battigia riminese che ha visto due turisti vittime di una notte d'orrore

E' caccia serrata, da parte della polizia di Stato, agli autori del feroce stupro che si è consumato nella notte tra venerdì e sabato sulla spiaggia di Rimini. Vittima della violenza del branco una ragazza, pare una 26enne turista polacca, arrivata in Riviera col fidanzato coetaneo insieme a un gruppo di connazionali ripartiti questa mattina. Dalle prime ricostruzioni, la coppia si era ritrovata verso le 4 sulla battigia del Bagno 130, a Miramare, in cerca di intimità prima della fine della vacanza quando è stata avvicinata da un gruppo di stranieri che l'ha accerchiata.

I malviventi se la sono presa prima col ragazzo, massacrandolo di pugni per rapinarlo, per poi lasciarlo a terra stordito. Il gruppo di stranieri ha quindi aggredito la giovane che, trascinata in mezzo ai pedalò, è stata violentata a turno dai quattro. Solo all'alba l'incubo è finito e, appena il branco si è allontanato, le vittime sono riuscite ad arrivare sul lungomare Spadazzi dove alcuni passanti, vedendoli insanguinati e sotto choc, hanno chiamato la polizia facendo accorrere sul posto le Volanti della Questura.

Dopo aver stuprato la ragazza, il branco non si è però fermato e a quanto pare ha violentato anche un transessuale peruviano, lasciandolo tramortito a terra (LEGGI LA NOTIZIA)

Stuprata sotto gli occhi del fidanzato

La 24enne, comprensibilmente provata, è stata trasportata al pronto soccorso dell'Infermi dove è stato immediatamente attivato il protocollo sanitario in caso di violenza sessuale e l’assistenza psicologica mentre, il ragazzo, è stato medicato per una frattura facciale e diverse ecchimosi. Il giovane è stato poi portato in Questura dove, gli inquirenti, hanno raccolto la sua testimonianza iniziando così la caccia agli autori. Sulla spiaggia sono intervenuti gli esperti della polizia Scientifica che hanno repertato gli indumenti trovati sulla sabbia e acquisito le immagini delle telecamere a circuito chiuso che sorvegliano il Bagno 130. Al momento gli investigatori stanno vagliando diverse ipotesi e il Comune di Rimini, in un appello diffuso nella mattinata di sabato, ha chiesto ai cittadini di collaborare con le forze dell'ordine. Allo stesso tempo, da palazzo Garampi arriva la solidarietà e la vicinanza alle due vittime.

"Gli autori dell'aggressione dello stupro erano, spero di non essere smentito dalle indagini, reduci da una notte di sballo con abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti". A riferirlo all'Ansa è il Questore di Rimini, Maurizio Improta, che oggi, dopo un'estate tra le più 'safe' degli ultimi anni, si trova di fronte ad un caso viceversa tra i più odiosi per circostanze e vocazione del territorio: stupro di gruppo e rapina in spiaggia.

Anche l'assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad ha fatto visita, presso l'ospedale Infermi di Rimini, alla coppia aggredita. "Ho voluto portare di persona a nome di tutta la comunità riminese- dice l’assessore Sadegholvaad - la nostra solidarietà e la totale vicinanza ai due ragazzi. Come Comune di Rimini ci siamo resi disponibili a fornire ogni aiuto e sostegno,  materiale e immateriale, alle due vittime. Abbiamo attivato insieme all'Ausl il protocollo per la presa in carico delle  vittime di violenza. Abbiamo coinvolto le associazioni per  fornire tutto l'aiuto necessario alla coppia, a partire dal supporto psicologico, e nelle prossime ore avvieremo la procedura per attivare l'iter della legge che sostiene anche economicamente le vittime di violenza.  Ai due ragazzi ho rappresentato la vicinanza della nostra città che non ha nulla a che fare con questo crimine orrendo con modalità disumane da 'arancia meccanica', e per il quale auspichiamo che al più presto i responsabili siano assicurati alla giustizia.  Faccio ancora appello ai cittadini per fornire alla polizia ogni evento utile che porti all'individuazione e all'arresto di quelli che non possono neanche essere definiti bestie, non avendo alcuna traccia di umanità".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lei stuprata e lui massacrato di botte sulla spiaggia, è caccia al branco

RiminiToday è in caricamento