rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Violenza sulle donne, la Regione stanzia 470mila per case rifugio, sportelli e centri operativi

L'assessora alle Pari opportunità Emma Petitti: "Continuiamo ad allargare la nostra rete di protezione e prevenzione. Attualmente ci sono 288 posti letto"

Cresce in Emilia-Romagna la rete di prevenzione, ascolto e protezione a sostegno delle donne che subiscono violenza. Per l’apertura di sportelli, centri antiviolenza e case rifugio la Regione ha varato un nuovo bando che mette a disposizione circa 470 mila euro per gli enti locali del territorio emiliano-romagnolo. L’obiettivo è quello di garantire una copertura regionale più omogenea e una maggiore ricettività nel rispetto dei requisiti previsti dalle normative nazionali, per dare a tutte le donne le stesse opportunità di ascolto, accoglienza e protezione nel difficile percorso di uscita dalla condizione in cui si abbia subìto violenza.

“Potenziare i servizi significa aiutare l’emersione di un fenomeno drammatico, che spesso si consuma dentro le mura domestiche sino alle estreme conseguenze che leggiamo ogni giorno nelle pagine di cronaca. Noi vogliamo che le donne possano recarsi in presidi territoriali a loro vicini per poter ricevere il supporto di cui hanno bisogno– dichiara l’assessora regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti-. Tanto ancora si può fare, ma è imprescindibile far sapere alle donne che possono contare in una rete di protezione stabile e competente quale quella dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio iscritte all’Elenco regionale. Dal 2016 a oggi la nostra regione, grazie a tre bandi regionali, ha visto un incremento continuo delle strutture dedicate al contrasto alla violenza di genere, che ha portato agli attuali 21 centri antiviolenza e 40 case rifugio, per un totale di 288 posti letto. Combattere il mostro della violenza è una battaglia fondamentale su cui non va mai abbassata la guardia. Per questo continuiamo ad allargare la nostra rete di prevenzione e protezione a Rimini e in Regione, perchè le donne abbiano un punto di riferimento sicuro e vicino a casa”.

Domande e criteri

La domanda per accedere al bando può essere presentata da tutti gli Enti locali dell’Emilia-Romagna, in forma singola o associata. Sarà ammissibile un solo progetto per ambito distrettuale. Tra i criteri di valutazione sono privilegiati l’attivazione di sinergie e partenariato tra soggetti pubblici e/o privati, coerenza e logica nell’elaborazione della proposta progettuale e sostenibilità operativa, qualità del quadro economico, indicazione delle forme di sostenibilità finanziaria futura. Le risorse riguardano i progetti per strutture realizzate nel biennio 2019-2020.

La domanda, unitamente a tutta la documentazione richiesta, dovrà essere inviata in formato digitale al Servizio politiche sociali e socio educative all’indirizzo Pec segrsvilsoc@postacert.regione.emilia-romagna.it, entro il termine di 20 giorni dal giorno successivo a quello della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Burert). Da allora il bando sarà disponibile anche sul sito https://parita.regione.emilia-romagna.it.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Violenza sulle donne, la Regione stanzia 470mila per case rifugio, sportelli e centri operativi

RiminiToday è in caricamento