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Cronaca

Riuscì a truffare Giulio Lolli, arrestato broker nautico

Riuscì a raggirare Giulio Lolli, l'ex patron della Rimini Yacht che da latitante in Libia dopo il crac della sua azienda si sarebbe unito ai ribelli contro Gheddafi

I militari della Guardia di Finanza, su ordine della Dda di Milano, hanno arrestato il broker nautico Gianluca Giovannini, che insieme al socio Orlando Purita, che riuscì a fingersi finanziere, riuscì a raggirare Giulio Lolli, l'ex patron della Rimini Yacht che da latitante in Libia dopo il crac della sua azienda si sarebbe unito ai ribelli contro Gheddafi. Lolli, con un altro imprenditore, era stato vittima di un falso capitano della Guardia di Finanza, tale capitano Morabito.

A questi erano stati dati oltre 200mila euro per evitare minacciate verifiche fiscali. Un carabiniere in servizio al Nucleo radiomobile di Monza, anch'egli arrestato, forniva al falso ufficiale le informazioni necessarie per contattare gli imprenditori e lo accreditava con loro. Gianluca Giovannini, broker del settore nautico, provvedeva a individuarli. Anche lui si trova in carcere. Nessun imprenditore, truffato o vittima di estorsione ha denunciato i fatti: "Nessun imprenditore - hanno sottolineato i comandanti del Nucleo di Polizia tributaria, Vincenzo Tomei e del Gico, Marco Menegazzo - ha fatto denuncia e gli arrestati, ed è forse l'aspetto peggiore, sono inseriti nel contesto sociale e non contemplano nemmeno l'idea di un'alternativa a questo modo di vivere".

Tanto che qualcuno è apparso anche sorpreso di essere arrestato. Eppure, spiega il pubblico ministero nella richiesta di arresto, utilizzavano "nel perfezionamento delle operazioni di usura metodi tipicamente mafiosi, consistiti in particolare nell'avvalersi, per la riscossione dei crediti, della 'fama criminale' acquisita dai cugini Facchineri appartenenti all'organizzazione criminale denominata 'ndrangheta e conseguentemente della forza intimidatrice promanante dalla medesima organizzazione criminale e dei vincoli di soggezione ed omerta' da essa derivati.

La Finanza ha sequestrato a Giovannini cinque appartamenti, tra Bologna e la provincia di Modena. Ma Lolli, scoperta la truffa, avrebbe a sua volta fatto sparire uno yacht intestato alla moglie di Giovannini.

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