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Cronaca

Rimini Yacht, spunta un nuovo tesoretto di Giulio Lolli

Sequestrato un altro "tesoretto" a Giulio Lolli, patron della Rimini Yacht. Giovedì pomeriggio i Carabinieri hanno sequestrato beni per circa 300mila euro ad un bolognese di 37 anni

Sequestrato un altro “tesoretto” a Giulio Lolli, il patron della Rimini Yacht accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, furto, simulazione di reato, estorsione, bancarotta fraudolenta ed attualmente latitante. Giovedì pomeriggio i Carabinieri, insieme al personale della Capitaneria di Porto, hanno sequestrato a Casalecchio di Reno un piccolo tesoretto costituito da gioielli in oro e pietre preziose ad un imprenditore bolognese di 37 anni.

Tale, secondo gli inquirenti, gli era stato affidato da Lolli nella tarda primavera dello scorso anno, prima di darsi alla latitanza. Il decreto di perquisizione e sequestro è stato firmato dal sostituto procuratore di Rimini, Davide Ercolani. Nel tesoretto, composto anche da diamanti ed orologi da polso molto pregiati che, all’occorrenza, il 37enne doveva vendere per procurargli liquidità, si trovava nella cassetta di sicurezza della Banca Carisbo - Filiale di Bologna, in via Farini.

Il valore è stimato in circa 300mila euro. Il sequestro ha dato un’importante accelerazione alle indagini, sia perché ha consentito di delineare un determinato quadro di relazioni e di favoreggiatori, sia perché ha sottratto al noto imprenditore della nautica di lusso consistenti fonti di liquidità.
 

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