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Cronaca Saludecio

Saludecio, rischio crollo dopo il terremoto: sgombero immediato di tre case

Il sindaco insieme al tecnico comunale, Pierpaolo Amaranti, ha effettuato un sopralluogo, disponendo la transennatura di tutta l'area.

E' stata emessa giovedì pomeriggio alle 15 dal sindaco Dilvo Polidori l'ordinanza di sgombero immediato di tre abitazioni nella frazione di Cerreto, al fine della salvaguardia dell'incolumità pubblica. Le case si trovano nelle vicinanze di uno stabile da tempo pericolante che il terremoto dello scorso 24 agosto in Centro Italia, e le successive scosse che tuttora si registrano, hanno ulteriormente indebolito. Il sindaco insieme al tecnico comunale, Pierpaolo Amaranti, ha effettuato un sopralluogo, disponendo la transennatura di tutta l'area.

L'edifico disabitato appartiene a proprietari diversi, è stato realizzato in muratura e risale alla fine dell'Ottocento. Arriva a 12 metri di altezza con tre piani più il sottotetto. “Le crepe che attraversato il palazzo si sono evidentemente allargate - spiega Amaranti -, in alcuni punti raggiungono diversi centimetri di larghezza. Un rinforzo con corde in acciaio era stato apposto nel 2012, ma l'azione sismica di questi giorni ha peggiorato la situazione. Non c'erano più le condizioni affinché le persone potessero rimanere nelle abitazioni vicine che in caso di crollo sarebbero coinvolte. La via Cerreto Castello è interdetta alla circolazione dei mezzi, domani apriremo una via alternati di accesso al borgo”.

Gli sfollati sono stati sistemati in diverse strutture già per la notte: una signora nella Casa del Pellegrino a Saludecio, un signore nella Canonica della frazione di Sant'ansovino gentilmente concessa da don Tarcisio Giungi, e per una famiglia di quattro persone è stata trovata la disponibilità di un alloggio a Mondaino. “Siamo preoccupati, lo sciame sismico non cessa e per questo abbiamo accelerato l'iter e ci siamo attivati immediatamente - dice il sindaco Polidori -, sarà mia premura rapportarmi con la Prefettura per decidere sul da farsi: sussiste una situazione di pericolo, se necessario lo stabile dovrà essere abbattuto”.  

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