rotate-mobile
Cronaca

Sanità, al palaCongressi l’apertura del meeting italiano sulle citopenie

Tre le sessioni di lavoro previste in questa prima giornata che sarà principalmente dedicata alle anemie emolitiche e alle loro complicanze

 Si apre venerdì (8 settembre), alle 14,15, a Rimini, al Palacongressi, il primo meeting italiano sulle citopenie, la riduzione del numero di cellule nel sangue, i cui precursori maturano nel midollo osseo. Una riduzione che si associa a diverse patologie, spesso non oncologiche, ma talora anche gravi. Tre le sessioni di lavoro previste in questa prima giornata che sarà principalmente dedicata alle anemie emolitiche e alle loro complicanze. Tali condizioni patologiche sono caratterizzate dalla distruzione dei globuli rossi da parte del sistema immunitario, e dal conseguente rischio di anemia, trombosi e insufficienza midollare. Molti nuovi farmaci sono in fase di sviluppo, grazie alle crescenti conoscenze sulla biologia e sulla patogenesi di questi disordini.

Interverranno i maggiori esperti italiani e ci saranno ospiti internazionali, come Sigbjørn Berentsen (Norvegia) e Morag Griffin (UK). Il convegno nasce da un’iniziativa di due medici ematologi: Alessandro Lucchesi, dirigente medico ad alta professionalità e ricercatore presso l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (IRST) IRCCS, a Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, e Bruno Fattizzo, ricercatore universitario presso il dipartimento di oncologia e oncoematologia dell'Università degli Studi di Milano ed ematologo presso la fondazione IRCCS Ca’ Granda ospedale Maggiore policlinico di Milano.

“L’obiettivo del meeting – dice il dottor Lucchesi - è quello di fare il punto sullo stato dell’arte su diagnosi e cure delle citopenie autoimmuni, ma anche quello di gettare le basi per creare una rete all’interno della quale lavorare tutti insieme. Per questo auspichiamo la partecipazione di quei centri italiani che abbiamo la voglia, il bisogno, la necessità di approfondire la propria cultura su queste malattie, e pensare, anche, a una collaborazione sia su progetti scientifici su larga scala, sia per dei tavoli di discussione sui casi più complessi, o, semplicemente, per mettere a disposizione le risorse di cui un centro è dotato verso altri centri meno ricchi di attrezzature innovative”. Per il dottore Fattizzo è importante sottolineare che “si tratta un’esperienza corale di diffusione della cultura di queste patologie. Una iniziativa in cui abbiamo ritenuto molto importante la partecipazione delle associazioni dei pazienti”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sanità, al palaCongressi l’apertura del meeting italiano sulle citopenie

RiminiToday è in caricamento