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Cronaca

Sclerosi multipla: nuove prospettive all’approccio terapeutico-riabilitativo

Nuove prospettive derivate dalla conoscenza del deflusso venoso cerebrospinale", che ha messo a confronto diversi esperti e professionisti nel campo della sclerosi multipla.

Si è svolto presso la sala Energia del Centro Congressi SGR di Rimini il convegno scientifico organizzato dalla FIDER Fondazione Italiana Disabilità e Riabilitazione in collaborazione con la cooperativa Luce sul Mare Onlus dal titolo "Ricerca e riabilitazione nella sclerosi multipla. Nuove prospettive derivate dalla conoscenza del deflusso venoso cerebrospinale", che ha messo a confronto diversi esperti e professionisti nel campo della sclerosi multipla.

Oltre 200 partecipanti fra medici neurologi, medici di medicina generale, infermieri, fisioterapisti e numerose persone affette da SM sono intervenuti per confrontarsi sulle nuove prospettive all'approccio terapeutico e riabilitativo della sclerosi multipla, malattia di cui a tutt'oggi non sono note le cause.

All'apertura del convegno, l'intervento di Massimo Marchini, Presidente FIDER che sottolinea l'importanza per la Fondazione che rappresenta di "Aprirsi al dialogo e al dibattito per trovare, senza preclusione alcuna e dentro un percorso di ricerca già avviato e finanziato dalla regione Emilia-Romagna, nuove soluzioni e nuove tecniche che possano dare alle migliaia di persone affette da sclerosi multipla speranza per una migliore qualità di vita".

Il convegno, presieduto da Cosimo Argentieri, Coordinatore Scientifico Fider, ha visto la partecipazione di numerose autorità del territorio che per l'occasione hanno voluto portare il loro saluto e benvenuto: Roberto Piva, Consigliere Regionale/Vice-presidente Commissione Sanità Emilia-Romagna, Saverio Lovecchio, Direttore Sanitario Ausl Rimini, Maurizio Grossi, Presidente Ordine dei Medici Provincia di Rimini, Alessandro Ravasio, Direttore U.O. Neurologia O.C. Rimini.

Il convegno è quindi entrato nel vivo ed è proseguito con l'intervento di Fabrizio Salvi, Medico Neurologo Ospedale Bellaria di Bologna il quale riferisce come "l'interesse a questa malattia mi ha spinto a collaborare con il prof. Zamboni ed il prof. Veroux nella sperimentazione e nello studio delle anomalie del deflusso venoso cerebrospinale (CCVSI), un argomento ad oggi molto discusso e contrastato".

Quando si parla di CCVSI ci si riferisce ad un difetto del flusso del sangue. In particolare di malformazioni che causano il restringimento delle principali vene cerebrali che di fatto impediscono il corretto deflusso del sangue a livello del collo, del torace e della colonna vertebrale.

La prima parte del convegno ha quindi visto la presentazione di Pierfrancesco Veroux, Direttore della struttura complessa Centro Trapianti e Chirurgia Vascolare del Policlinico di Catania, che riferisce come "attualmente non si può certo dire che la CCSVI sia la causa della sclerosi multipla, questo non è ancora stato provato scientificamente, ma mi sento di affermare che la CCSVI si candida ad essere uno dei fattori sino ad ora sconosciuti che causano la sclerosi multipla o che comunque ne peggiorano la prognosi".

Al confronto sono intervenuti il Dott. Mario Marzaloni, Scuola Etica Ordine Medici Rimini e presidente emerito comitato etico che sottolinea l'importanza della valutazione etica della ricerca, e di seguito la Dott.ssa Sofia Straudi, fisiatra dell'equipe medica del Prof. Basaglia dell'Università di Ferrara, che ha invece illustrato l'importanza del percorso riabilitativo nella cura alla sclerosi multipla, anche attraverso l'uso di nuove tecnologie e della robotica.

L'evento si è concluso con l'intervento di Gianni Alberto Pegli, Medico responsabile U.O. disabilità acquisita "Ridente" di Luce sul Mare, che espone le innovazioni ed i percorsi assistenziali in atto per la presa in carico di pazienti affetti da SM. Si è svolto al termine un pregevole dibattito finale che ha visto il forte interesse e la grande partecipazione di tutto il pubblico in sala.

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