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Cronaca

Scontri allo stadio di Teramo, feriti tifosi del Rimini in trasferta

Tra i supporter romagnoli e quelli abruzzesi c'è vecchia ruggine, la rissa si è scatenata fuori dall'impianto sportivo

Gli animi hanno iniziato a riscaldarsi prima del fischio d'inizio della partita Teramo-Rimini quando, intorno alle 18 di sabato, le tifoserie romagnole e abbruzzesi sono venute a contatto nei pressi dello stadio. Secondo quanto emerso, una cinquantina di supporter riminesi si trovavano in un bar fuori dai percorsi organizzati dalle forze dell'ordine. Non è chiaro se i biancorossi si trovassero lì per caso o se fosse un appuntamento per regolare i conti, tra entrambe le tifoserie c'è della vecchia ruggine, quando è arrivato un gruppo di ultrà del Teramo.

Qui il video degli scontri

Ne è nato un putiferio: sedie e tavoli volati per aria, colpi di cinghie e i vetri dei pulmini che avevano accompagnato i supporter finiti in frantumi tra esplosioni di petardi e panico generale. Le forze dell'ordine sono intervenute in tenuta antisommossa e, alla fine, è stata riportata la calma con una ventina di persone, tra entrambe le fazioni, fermate per essere identificate. Il bilancio degli scontri ha visto il locale finire devastato e 10 tifosi finiti al pronto soccorso per essere medicati.

Sulla questione è intervenuto il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Il nostro calcio mette in campo i valori e non tollera la violenza. Non la accetta. Con le societa' in sinergia abbiamo dato vita ad iniziative per riportare le famiglie sugli spalti. Ora i club del Teramo e del Rimini sono chiamati ad applicare, con il giusto rigore, l’istituto del gradimento. Siamo di fronte a delinquenti che non hanno niente per definirsi tifosi. Abbiamo speso troppe parole, da oggi chi vuole preservare il gioco del calcio applichi le regole per tutelare un patrimonio che e' di uomini, donne, bambini e bambine".

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