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Cronaca

Scontri fuori dallo stadio di Teramo, ultras riminesi indagati

Il Rimini Calcio prende le distanze dai tifosi violenti ed è pronto a collaborare con le forze dell'ordine per i provvedimenti del caso

In merito ai gravi fatti avvenuti sabato scorso, prima dell’incontro di campionato Teramo-Rimini, il Rimini F. C. ha reso noto che la società sta lavorando per accertare, assieme agli organi competenti, l’esatta dinamica dell’accaduto e sulla base di questa adottare gli eventuali provvedimenti del caso. Intanto il personale della polizia di Stato di Teramo ha identificato una cinquantina di persone che hanno preso parte agli scontri. Di questi, 32 sono riminesi che sarebbero già noti alle forze dell'ordine per fatti analoghi. Gli animi avevano iniziato a riscaldarsi prima del fischio d'inizio della partita quando, intorno alle 18 di sabato, le tifoserie romagnole e abbruzzesi erano venute a contatto nei pressi dello stadio. Secondo quanto emerso, ci sarebbe stato un vero e proprio appuntamento tra i supporter rivali proprio per dare il via agli scontri.

Qui il video degli scontri

Ne è nato un putiferio: sedie e tavoli volati per aria, colpi di cinghie e i vetri dei pulmini che avevano accompagnato i supporter finiti in frantumi tra esplosioni di petardi e panico generale. Le forze dell'ordine erano intervenute in tenuta antisommossa e, alla fine, è stata riportata la calma con una ventina di persone, tra entrambe le fazioni, fermate per essere identificate. Il bilancio degli scontri ha visto il locale finire devastato e 10 tifosi finiti al pronto soccorso per essere medicati.

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