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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cattolica

Scooter danneggiato perché lesbiche: arriva la condanna dell'Arcigay

Critica Tonti: “Ogni giorno persone LGBT (lesbiche gay bisessuali e transessuali) devono affrontare queste piccole e grandi angherie, offese sparate alle spalle, ripicche e danneggiamenti"

Insultate perché lesbiche, il loro scooter danneggiato dal condomino dopo aver scoperto che Beatrice e Elena sono compagne: a condannare le ultime notizie di stampa che vengono da Cattolica è Marco Tonti, Marco Tonti, presidente Arcigay di Rimini "Alan Turing". Critica Tonti: “Ogni giorno persone LGBT (lesbiche gay bisessuali e transessuali) devono affrontare queste piccole e grandi angherie, offese sparate alle spalle, ripicche e danneggiamenti solo in quanto gay o lesbiche. Quella che pare una banale lite condominiale è invece un sintomo di un male che è ancora profondamente radicato nella società, di quell'omofobia malvagia che ogni giorno dobbiamo fronteggiare”. 

Ed ancora: “Dopo i fatti di Forza nuova a Cesena, ecco un'altra dimostrazione (se ce ne fosse bisogno) dell'impellenza di una legge regionale contro l'omofobia anche in Emilia-Romagna, come già approvata in altre regioni da ultima la Puglia. Com'è possibile che una regione come la nostra, capofila storica della difesa dei diritti e del contrasto alle discriminazioni, arrivi da ultima a una meta così importante che riguarda decina di migliaia di cittadini e cittadine? La prima firmataria Roberta Mori ha partecipato a convegni pubblici garantendo il suo impegno, ma intanto ci sono decine di migliaia di persone che sono ancora indifese e costrette a subire, e la nostra regione continua a essere scavalcata da altre. Ci auguriamo che questa legge arrivi presto al voto e che diventi un punto di orgoglio che questo governo regionale potrà rivendicare”.

“Da parte di Arcigay Rimini diamo il pieno sostegno alla querela sporta dall'avvocata Agnese Canfora per conto delle due protagoniste e quando sarà il momento ci costituiremo parte civile. Il loro gesto è importante perché per un episodio che viene denunciato ce ne sono migliaia, spesso purtroppo anche molto più gravi, che vengono taciuti e subiti, dandola vinta agli omofobi di turno. C'è mancato poco anche in questo caso, le due ragazze infatti si erano già convinte a cambiare casa, ma fortunatamente un'altra condomina le ha sostenute e le ha convinte a resistere e anzi a denunciare. La dimostrazione che esistono persone sane e nobili che spontaneamente prendono le difese delle persone discriminate, e speriamo che seguendo questo esempio saranno sempre di più”.
 

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