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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Si celebra il 25 aprile a Santarcangelo, il sindaco: "Ancora troppe guerre nel mondo"

Con il suo discorso il sindaco di Santarcangelo, Alice Parma, ha dato il via alle celebrazioni per il 73esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo

"Oggi festeggiamo la Liberazione dal nazifascismo e la fine di una guerra che per l’Italia ha significato sofferenza, distruzione e morte. La fine della guerra è uno straordinario momento liberatorio, raccontato da tante foto e canzoni famose, perché nonostante le difficoltà che verranno si è consapevoli che il peggio, probabilmente, è alle spalle. Proprio per questo, fa ancora più male assistere impotenti al continuo dispiegarsi di tante guerre nel mondo, in particolare a quelle che sembrano non finire mai". Così il sindaco di Santarcangelo, Alice Parma, ha dato il via alle celebrazioni per il 73esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Il primo cittadino ha fatto riferimento al conflitto in Siria, "dove l’attenzione della comunità internazionale è stata prepotentemente richiamata nei giorni scorsi dall’attacco congiunto di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna contro il governo di Bashar al Assad, responsabile di presunti attacchi con armi chimiche. Se l’utilizzo di armi chimiche sarà confermato, dobbiamo esprimere con fermezza il nostro sdegno, indipendentemente da chi ne ha fatto uso nel corso di questa guerra atroce. Perché le armi chimiche, osteggiate fin dalla loro creazione a fine Ottocento, sono state ufficialmente vietate in tutto il mondo con un trattato approvato e ratificato anche dall’Italia negli anni Novanta del secolo scorso. Se il diritto internazionale vale ancora qualcosa, quindi, bisogna rispettarlo".

"Come sempre accade in guerra, ci si trova costretti a schierarsi da una parte o dall’altra, senza riflettere sul fatto che la violenza continuerà a chiamare altra violenza, fino a quando una delle due parti in campo non sarà completamente annientata - ha proseguito il sindaco nel suo discorso - Noi dobbiamo rifiutare completamente questa impostazione, così come dobbiamo rifiutare il cinismo di chi approfitta di questa situazione per consolidare la propria posizione. Come amministrazione comunale vogliamo promuovere una riflessione approfondita che possa portare a una protesta simbolica e pacifica della nostra comunità. Dopo gli incontri informativi organizzati negli ultimi mesi in biblioteca, quindi, vi invitiamo a prendere parte al sit in per la Siria che organizzeremo nelle prossime settimane, probabilmente nella prima metà di maggio. Sarà un modo per tenere gli occhi aperti su una situazione che ci riguarda, che ci deve riguardare tutti da vicino. Questo però senza dimenticare lo scenario locale, dove permangono elementi di criticità nonostante il passaggio delle elezioni abbia portato a un apparente allentamento delle tensioni sociali. Dobbiamo continuare a guardarci attorno e creare reti sempre più robuste tra le diverse realtà antifasciste del territorio. È per questo che anche il Comune di Santarcangelo ha scelto di aderire al Coordinamento antifascista della provincia di Rimini, che amplia positivamente la fortunata esperienza del nostro Comitato cittadino antifascista. Sempre per questa ragione, nei mesi scorsi abbiamo aderito anche all’appello “Mai più fascismi. Mai più razzismi”, promosso da 23 tra associazioni, sindacati e partiti a inizio 2018. Gli eventi per il 25 Aprile di quest’anno sono la prima parte di un progetto complessivo – intitolato “Da sudditi a cittadini” – che intende raccontare il percorso di Santarcangelo dalla Grande Guerra alla Costituzione, passando per la Resistenza e la Liberazione. Un progetto per il quale abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione nell’ambito del bando per la Memoria del Novecento, e che andrà avanti fino a novembre 2018. Per ricordare i 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, l’80esimo anniversario delle leggi razziali fasciste e della guerra civile spagnola, protagonista di una mostra che potete vedere fino a sabato in biblioteca. Con il progetto “Da sudditi a cittadini” proviamo a raccontare la nascita della nostra Repubblica partendo da lontano, da quella Grande Guerra di cui quest’anno ricorre il centenario dalla conclusione. Un percorso lungo, difficile e non ancora pienamente concluso, come ci ricordano il 40esimo anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, che ricorre tra due settimane esatte, e la sentenza sulla trattativa Stato-mafia di pochi giorni fa".

Parma ha concluso il suo discorso invitando a partecipare agli ultimi eventi di queste due settimane dedicate alla Liberazione: mercoledì pomeriggio la festa per bambini al Campo della Fiera e giovedì sera in biblioteca con la presentazione di due volumi dedicati alla Resistenza.

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