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Cronaca

Si nascondono per spacciare eroina: i poliziotti in bici li seguono e li arrestano

I due sono arrestati e nella mattinata di venerdì sono stati sottoposti a giudizio direttissimo.

Si erano nascosti tra il verde del parco Marecchia, nei pressi del Ponte Tiberio, per non dare troppo all'occhio. Ma proprio quei movimenti sospetti hanno attirato l'attenzione degli agenti della Volante della Questura di Rimini. E così due giovani pusher di nazionalità albanese sono stati arrestati nel tardo pomeriggio di giovedì con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di eroina. Due agenti in abiti civili stavano pattugliando la zona in bici poichè i residenti avevano segnalato un'attività di spaccio nella zona.

Posizionatesi in un luogo da dove potevano osservare i giovani senza essere a loro volta visti durante la perlustrazione hanno notato un ragazzo che si è avvicinato al gruppo dei tre giovani e dopo aver parlato con loro, uno dei tre, poi identificato per E.H., si è allontanato, portandosi all’ingresso del parco continuando ad osservare in giro. A quel punto uno dei due poliziotti senza destare sospetto si è allontanato, cercandosi di avvicinarsi al gruppo senza farsi scorgere per vedere più da vicino cosa stessero facendo. E proprio durante questa fase, E.H., capendo che l’altro operatore era un appartenente agente, ha urlato "Polizia, Polizia, Polizia".

Così facendo ha richiamato la loro attenzione per farli allontanare celermente dato che erano stati raggiunti da un giovane acquirente. Grazie alla sua pluriennale esperienza operativa l’altro poliziotto, prima ancora che il collega venisse scoperto, era stato in grado di notare che uno dei tre giovani spacciatori, K.D., ha ricevuto in mano del denaro dopo la consegna di un involucro di cellophane di colore bianco al giovane acquirente. Durante lo scambio l’operatore si è qualificato, intimando l'alt. Vistosi scoperto, il ragazzo, che stava cedendo la sostanza, ha gettato l’involucro di cellophane tra la vegetazione (successivamente recuperato dall’operatore) ed insieme agli altri due si dava alla fuga.

Ambedue gli operatori si sono cimentati in una tortuosa fuga tra la vegetazione del parco, ma grazie alla loro prestanza fisica sono riusciti a fermare due dei tre spacciatori. Determinante per catturare uno dei due è stato anche l’intervento del dirigente dell’Upg, il quale dalla radio ubicata nel suo ufficio, sentendo dell’intervento, non ha esitato a lasciare le proprie attività per aiutare i suoi uomini ad arrestare questi spacciatori. Una volta fermati i due soggetti sono stati identificati e perquisiti. 

A seguito della perquisizione addosso agli spacciatori sono stati rinvenuti più di 1000 euro, 4 cellulari, 2 gg di eroina, e diverse buste di plastica del tipo utilizzato per il confezionamento delle dosi 
I giovani non sono stati in grado di fornire spiegazioni né sul denaro in loro possesso, data la mancanza di un lavoro, né sulle ingenti somme di denaro rinvenute. I due sono arrestati e nella mattinata di venerdì sono stati sottoposti a giudizio direttissimo. 

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