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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Riccione / Via Mille

Si scatena la guerra del Trc: Rimini parte all'attacco della Perla Verde

Andrea Gnassi chiede un commissario ad acta per esautorare il Comune di Riccione dal Tavolo di coordinamento del Trc

Alle aperture del Comune di Riccione per la pronta risoluzione dei tanti problemi che stanno accompagnando la realizzazione del TRC, il presidente della Provincia Andrea Gnassi ha avanzato la richiesta di esautorare i diritti di rappresentanza del Comune di Riccione, all’interno del Comitato di coordinamento del TRC, sostituendolo con un Commissario ad acta. Queste di fatto sono le conclusione a cui si è arrivati stamattina al termine della riunione d’urgenza del CC del TRC,  convocata da Andrea Gnassi per affrontare le criticità che si stanno concentrando intorno ai cantieri aperti all’interno del territorio riccionese.

“Durante l’incontro ho ribadito - ha sottolineato a margine dell’incontro il Sindaco di Riccione, Renata Tosi - che non posso non insistere che l’apertura dei nuovi cantieri del TRC, all’interno del nostro territorio, debbano osservare i requisiti di sicurezza e di compatibilità con le esigenze economiche dei nostri commercianti e a salvaguardia della nostra principale attività economica che è il turismo. Con questo richiedendo in particolare una maggiore attenzione alla programmazione dei lavori, nei tempi e nelle modalità che tengano conto degli sforzi che stiamo facendo per rilanciare il nostro turismo. Ho ricevuto, dal presidente della provincia Andrea Gnassi sempre meno presente a se stesso, solo questa assurda quanto arrogante risposta con la quale, nominando un commissario ad acta che rilevi i miei diritti di rappresentanza in seno al Comitato,  mi vuole esautorare dal tavolo di coordinamento e con me esautorare l’intera città di Riccione".

"Una richiesta di una gravità assoluta ed inaccettabile - conclude la Tosi - che spiega da sola che tipo di atteggiamento cova all’interno del PD riminese e del suo principale rappresentate politico. Non posso, in questo gesto antidemocratico e avvilente per chi lo ha proposto,  non cogliere anche i livelli di evidente debolezza politica e di pacchiana approssimazione amministrativa che Gnassi , sempre più in difficoltà, non riesce più a nascondere. Ha letteralmente paura di Riccione e delle sue prerogative. Delle nostre ragioni e delle nostre proposte. Ci vuole mettere fuori dalla porta per non disturbare il  manovratore. Circondato dalle sue incapacità e dai suoi errori, alcuni dei quali come tutti ormai sanno gravano pesantemente sulla sua stessa credibilità di amministratore pubblico, non sa fare altro che ricorrere ad un gesto autoritario. Di cui, se i sindaci dei Comuni a lui fedeli ne sosterranno la richiesta, se ne assumeranno ogni personale e politica responsabilità”.

INTANTO SI CERCANO I NUOVI MEZZI PER IL TRC - Il comitato di coordinamento del TRC, riunitosi lunedì presso la sede della Regione Emilia Romagna, ha affrontato e discusso due punti all’ordine del giorno: la sostituzione dei veicoli, dopo il fallimento della ditta olandese che produceva il mezzo ‘Phileas’, e l’avanzamento dei lavori e lo stato degli adempimenti in capo ai sottoscrittori del’accordo di Programma. Per quanto riguarda il primo argomento, è stato dato mandato a larga maggioranza (contrario il solo Comune di Riccione) ad Agenzia Mobilità di definire tutti gli aspetti formali per proseguire il rapporto di appalto con la Vossloh Kiepe GmbH e la Vossloh Kiepe s.r.l.. Queste, già componenti dell’A.T.I. costituita con la società fallita, hanno proposto la fornitura di un veicolo prodotto dalla Solaris Bus & Coach denominato ‘Metrostyle’, predisposto per l’installazione di un sistema di guida assistita di tipo ottico (prodotto da Siemens), che garantisce capacità di trasporto e di esercizio, omologhe a quelle già in capo al “Phileas”.

Sul secondo punto – afferente la situazione dei cantieri nel comune di Riccione - il Comitato di Coordinamento del TRC a larga maggioranza (contrario il solo Comune di Riccione) ha condiviso la richiesta (già avanzata da Agenzia Mobilità al giudice amministrativo) di nominare un commissario ad acta che, possa surrogare i dirigenti del Comune di Riccione nella adozione di determine e/o ordinanze relative alla regolamentazione della viabilità che vengono omesse, ritardando così la realizzazione opera pubblica. Ciò non incide in alcun modo sulle potestà amministrative proprie del Sindaco, che permangono. Questa decisione da parte del Comitato di Coordinamento è motivata: dai ritardi ad oggi registrati nella realizzazione dei lavori; dai ripetuti inviti rivolti al Sindaco di Riccione, in sede di Comitato stesso, al rilascio dei dovuti atti di regolamentazione della viabilità, finalizzati a consentire l’esecuzione dei lavori nei termini previsti; dalla presa d’atto di comportamenti omissivi e/o atti di diniego/revoca emessi dall’Amministrazione riccionese, che hanno determinato ritardi delle attività di cantiere, atti sovente impugnati e più volte rigettati da ogni grado di giustizia amministrativa.

La nomina di un commissario ad acta è motivata anche al fine di dividere le responsabilità politiche dalle responsabilità gestionali che la legge impone in capo ai singoli dirigenti e a cui gli stessi devono provvedere, pena la loro personale responsabilità. La decisione assunta da comitato è volta a tutelare tutte le amministrazioni incluse nell'accordo di programma e consentire il completamento dell’opera che al momento è compromesso dalla mancanza delle ordinanze in materia di viabilità nel comune di Riccione.

LA REAZIONE DELLA POLITICA - "Con la richiesta oggi in regione del commissario ad acta per il Trc la Tosi centra un doppio autogol - ha commentato Fabio Ubaldi, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Riccione. - Così clamoroso che a qualcuno è sorto un sospetto: non è che la Renata si sia segnata apposta due reti nella propria porta? Vediamo. Da una parte la decisione di mettere un commissario ad acta per l’ostinata e suicida (c’è anche una richiesta danni di 700 mila euro che gli uffici comunali si rimpallano da un tavolo all’altro…) tattica messa in campo dall’Amministrazione comunale, sgombra definitivamente il campo sul giudizio politico di questo primo anno di governo Tosi: un fallimento. Incaponirsi in una inutile battaglia per sostenere una bugia elettorale sta costando carissimo, non tanto al suo schieramento politico, ma alla città di Riccione e ai riccionesi. Altroché esautorazione dei poteri del sindaco! La Tosi sapeva benissimo dove sarebbe finita e in quale buco nero avrebbe trascinato la città. Eppure lo ha fatto, con la complicità di apparati dirigenziali che ora rischiano di pagare salatamente con il proprio portafoglio paturnie partitiche. Ma, si chiedono in diversi, non sarà quello che voleva veramente la Tosi? S’è infilata in una strada senza uscita. Ha vinto le elezioni su un impegno che sapeva nonn poter mantenere, “fermerò il Trc”. Non c’è riuscita. Viene da pensare che oggi il commissario vada bene anche alla Tosi, che fa in più la sceneggiata di essere stata sostituita. Va bene anche alla Tosi perché così può dire “ci ho provato sul Trc e adesso la responsabilità è del commissario”. La realtà è ovviamente un’altra e semplice: la Tosi continuerà ad essere tranquillamente sindaco, facendo andare a sbattere Riccione e i riccionesi contro tutto e tutti, e creando a Riccione e ai riccionesi danni e problemi che si potevano evitare. Vincere le elezioni non basta per risolvere i problemi. Il sindaco ha rinunciato in ogni modo a migliorare il progetto, a renderlo più integrato al tessuto riccionese. Quasi che, pur di non ammettere la bugia del ‘si può fermare’ oggi sia persino felice di far sì che lo stesso Trc sia il più impattante possibile. E la credibilità di Riccione nel frattempo brucia in una fogheraccia di partito".

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