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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Smog, calano i giorni di sforamento ma a Rimini la situazione è critica

L’assessore all’ambiente Anna Montini: "Diminuiti del 35% i giorni di smog registrati dalla centralina Flaminia"

L'anno scorso, le concentrazioni di polveri in Emilia-Romagna sono state inferiori a quelle osservate nel 2015 e tra le più basse di tutta la serie storica (2006-2016) ma, in regione, la maglia nera spetta a Rimini che, nella centralina Flaminia, ha registrato 51 sforamenti. “In 10 anni sono più che dimezzate le giornate di sforamento della centralina Marecchia, diminuite del 35% quelle della centralina Flaminia - ha commentato l’assessore all’ambiente Anna Montini. - E' questo il trend  decisamente positivo che emerge guardando i dati del periodo compreso tra il 2006 al 2016 sugli sforamenti dei livelli di Pm10 nelle due stazioni di rilevazione del nostro territorio. Un trend che conferma il generale miglioramento registrato nel 2016 da Arpae e che, pur a fronte di numeri ancora da non sottovalutare, indica che ci sono le basi per continuare a limare progressivamente questi dati. Andando nel dettaglio, per la centralina Flaminia, quella generalmente più critica, si è passate dai 79 sforamenti del 2006 ai 51 del 2016; per la Marecchia calo ancora più notevole, passando da 75 sforamenti del 2006 a 31 dell’anno appena concluso”.

“Durante questi dieci anni di applicazione in Emilia Romagna delle campagne sulla qualità dell’aria - prosegue l'assessore - ci sono stati anni in cui i livelli sono saliti o scesi anche sulla base dell’andamento climatico dei singoli anni. Ma è molto più interessante e utile osservare il trend decennale, perché su di esso si misura l’efficacia anche delle politiche di contenimento dell’inquinamento ambientale da parte delle comunità locali. Per Rimini l’andamento sul lungo periodo conferma una discesa del numero di sforamenti, al di là, come detto, della contingenza del singolo anno. E’ evidente che questo trend rappresenta solo una base su cui rafforzare e sviluppare le politiche ambientali, continuando a puntare in primo luogo sulla mobilità alternativa all’auto attraverso tutta una serie di misure contenute anche nel Pums, dall’ampliamento della rete delle piste ciclabili e delle zone 30, fino al potenziamento del trasporto pubblico locale. Ci sono però tanti altri ambiti su cui intervenire, a partire dall’efficentamento energetico degli edifici al potenziamento del verde in ambito urbano e periurbano, al fine di mitigare gli effetti dell'inquinamento atmosferico".

"Se tanto spetta all’ente pubblico - coclude la Montini - non meno importante è però il ruolo del singolo cittadino: tra gli obiettivi dell’Amministrazione c’è anche quello di sensibilizzare i cittadini rispetto alla consapevolezza che la qualità dell'aria e dell'ambiente in generale si migliora tanto più quanto è maggior il contributo dei singoli e delle famiglie. Penso ad esempio al tema del riscaldamento (o raffreddamento) delle abitazioni, che influice sulle emissioni inquinanti e che si possono limitare attraverso l’adozione di buone pratiche, spesso però poco note come abbassare gli avvolgibili o chiudere le persiane dopo il tramonto, eliminare gli spifferi e le fughe di calore, preferire caldaie ad alta efficienza, installare termostati per gli ambienti, evitare di mantenere una temperatura troppo elevata negli ambienti (intorno ai 19-20°C). Si tratta di diffondere – anche attraverso le misure contenute nel Piano di azioni per l'Energia Sostenibile - una nuova cultura che porta benefici sia in termini ambientali, sia economici”.

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