rotate-mobile
Cronaca

Spiaggia e tintarella, i consigli del dermatologo. "Proteggiamo la nostra pelle ed evitiamo le ore calde"

Intervista al primario della Dermatologia dell'ospedale Infermi di Rimini che fornisce una lunga serie di informazioni e consigli per trascorrere le giornate al sole senza incorrere in ustioni e problemi alla pelle

Sono arrivate le lunghe giornate in spiaggia. Tutti al mare, tanto sole e ora arriverà anche il caldo, con punte di 36/37 gradi. Ma quali sono i consigli per l’esposizione al sole in queste calde giornate d’estate? Occorre sempre la protezione solare? E come comportarsi con bimbi e anziani. A fare il punto è il medico specialista Andrea Conti, primario del reparto di Dermatologia del presidio ospedaliero “Infermi” di Rimini. Che coglie l’occasione per dare qualche consiglio e informazione ai cittadini.

Sole, caldo, spiagge affollate. Quali sono i consigli essenziali per l’esposizione ai raggi solari, è meglio in alcuni orari evitare di stare sotto il sole se arriveranno punte di 36/37 gradi?

“L'estate è da sempre sinonimo di vacanze al mare; nei prossimi giorni è previsto un picco elevato di temperature che sicuramente richiameranno molti più turisti in spiaggia alla ricerca di un po' di refrigerio. Con temperature così elevate sarebbe opportuno evitare l'esposizione diretta al sole, privilegiando la sosta in zone d'ombra ed evitando le ore centrali della giornata (dalle 11 alle 16), sicuramente più calde e con un'irraggiamento dei raggi ultravioletti più intensa. E' opportuno ricordare che l'ombrellone non offre un riparo assoluto dai raggi solari che possono attraversare in parte i tessuti o essere riflessi dalla stessa sabbia, irradiando la pelle. Quindi, anche in tali condizioni è sempre il caso di utilizzare un adeguato filtro solare al fine di prevenire pericolose scottature”.

Mantenere la pelle idratata, con bagni al mare e docce è consigliabile?

“I bagni in mare sono consigliati per trovare un po' di sollievo dal caldo; tuttavia è opportuno effettuare una doccia subito dopo la fine del bagno ed applicare una protezione solare prima di raggiungere il proprio ombrellone. Al termine della giornata al mare, si consiglia sempre l'utilizzo di creme idratanti con la finalità di preservare l'integrità e l'idratazione della nostra pelle”.

Nella scelta di protezioni solari, quali caratteristiche bisogna considerare al momento dell’acquisto del prodotto?

“In commercio esistono numerosi prodotti di ottima qualità in grado di offrire un'adeguata fotoprotezione efficace contro il rischio di scottature. Esistono filtri fisici, in grado di riflettere i raggi solari e filtri chimici che li assorbono impedendone l'azione dannosa sulla nostra pelle. La scelta della formulazione del prodotto, ovvero crema, gel, emulsione, olio, dipende dalla gradevolezza cosmetologica del prodotto stesso ed è quindi una scelta soggettiva. Per ottenere un risultato adeguato si consigliano sempre prodotti con un fattore di protezione elevato (Spf) equivalente almeno ad un valore di 30+, se non addirittura 50+. E' importante sottolineare che questi prodotti con un elevato fattore di protezione, non impediscono l'abbronzatura, poiché bloccano in modo efficace le lunghezze d'onda della luce ultravioletta irradiata dal sole che risultano particolarmente nocive. Ricordiamoci che la protezione totale non esiste e che anche i filtri solari resistenti all'acqua perdono efficacia dopo il bagno in mare o la doccia, pertanto è opportuno rinnovarne sempre l'applicazione. Una cosa molto importante è la quantità di filtro solare applicata; deve essere sempre adeguata e soprattutto rinnovata ogni 2 ore per ottenere la massima efficacia protettiva”.

Durante l’estate riminese si registrano casi di ustioni gravi per esposizione ai raggi solari. Ci sono stati episodi in questa estate 2022? Cosa può accadere e come si cura?

“Fortunatamente, al momento non abbiamo ancora osservato casi gravi, ma solo qualche fastidiosa ustione di primo grado. In tali situazioni è sufficiente applicare un cortisonico topico per ottenere una remissione dei sintomi, ma soprattutto è necessario ribadire al paziente di evitare di ripetere in futuro l'errore di esporsi al sole senza aver applicato prima uno schermo solare”.

Quali azioni adottare per i bambini piccoli?

E' assolutamente sconsigliato esporre al sole i bambini prima dei 2 anni di età. Successivamente valgono le considerazioni fatte per gli adulti: esposizione graduale evitando le ore centrali della giornata, con protezione solare elevata (50+) rinnovata ogni 2 ore. E' scientificamente provato che le ustioni solari nei primi anni di vita rappresentano uno dei maggiori fattori di rischio di insorgenza di tumori della pelle in età adulta. Inoltre è stato dimostrato che un intervento di prevenzione primaria caratterizzato dall'uso regolare di prodotti solari con un elevato fattore di protezione durante i primi 18 anni di vita, può ridurre fino all'80% l'incidenza dei tumori della pelle”.

E invece per gli anziani?

“Anche per gli anziani valgono le regole generali; inoltre, poiché in tale fascia di età è sicuramente più diffusa l'assunzione di farmaci rispetto ai giovani, è opportuno evitare l'esposizione al sole in quei soggetti che fanno uso di terapia con farmaci fotosensibilizzanti, ovvero in grado di indurre reazioni cutanee se assunti in concomitanza con l'esposizione al sole. Solitamente in questi casi, il paziente viene adeguatamente informato di questa problematica dal medico prescrittore, che pertanto sconsiglia l'esposizione al sole”.

Se si è stati operati per la rimozione di un neo, invece, come occorre tutelarsi in spiaggia?

“Se l'intervento è recente e la guarigione della ferita è ottimale, occorre preservare ulteriormente la sede trattata chirurgicamente, evitandone l'esposizione al sole per ottimizzare tutti quei processi di riparazione e di consolidamento che richiedono altro tempo”.

Arriva il Ferragosto, molti faranno i barbecue. Anche in questo caso, fonti di calore, accensioni scorrette, possono mettere a rischio la nostra pelle. Come prevenire?

“Il barbecue è sempre un bellissimo momento di aggregazione, tuttavia bisogna fare molta attenzione ad evitare le ustioni adottando semplici precauzioni e buon senso. Non capita di rado di vedere persone ustionate anche in modo serio per avere gestito con imprudenza il barbecue; si raccomanda sempre la massima attenzione quando si è vicini a fiamme e seguire le istruzioni quando si maneggiano materiali infiammabili”.

Infine tema tatuaggi, molti decidono di farlo in vacanza per esporlo in costume. Se si è appena fatto un tatuaggio, in spiaggia come bisogna porsi?

“Sicuramente, tra le finalità di avere un tatuaggio vi è anche quella estetica, pertanto per avere risultati ottimali, sarebbe opportuno scegliere un periodo distante dalla stagione estiva. I raggi ultravioletti prodotti dal sole penetrano attraverso la pelle raggiungendo quegli strati dove sono depositati i pigmenti che formano il tatuaggio stesso. In tal caso una forte esposizione al sole nei giorni immediatamente successivi all'esecuzione del tatuaggio, rischia di provocare un danno irreparabile in quanto i pigmenti applicati possono subire un deterioramento tale da cancellare o fare perdere di definizione il tatuaggio stesso. Inoltre, i vari colori possono reagire in modo differente l'uno dall'altro ai raggi UV. Per questo motivo, dopo aver fatto un tatuaggio, è bene attendere almeno un mese prima di esporsi al sole, sempre con l'utilizzo di una protezione SPF 50+”.

46_andrea_conti copia (1)-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spiaggia e tintarella, i consigli del dermatologo. "Proteggiamo la nostra pelle ed evitiamo le ore calde"

RiminiToday è in caricamento