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Cronaca Cattolica / Via Eugenio Curiel

Stranieri accoltellati per motivi razziali, presi tre aggressori

Catturati a tempo record i responsabili del sanguinoso episodio sfociato davanti ad un distributore di sigarette nei pressi di via Curiel, a Cattolica, e che ha visto feriti un 22enne nigeriano ed un 25enne marocchino

Catturati a tempo record i responsabili del sanguinoso episodio sfociato davanti ad un distributore di sigarette nei pressi di via Curiel, a Cattolica, e che ha visto feriti un 22enne nigeriano ed un 25enne marocchino, entrambi regolari con il primo residente a Cattolica e il secondo a Gabicce Mare. In manette sono finiti tre pesaresi tra i 23 ed i 26 anni, già noti alle forze dell’ordine.

Uno dei responsabili ha una precedente condanna, del 2008, per fatti specifici e un precedente di polizia per un'aggressione, sempre ai danni di uno straniero, avventa il 18 luglio scorso davanti al pub 'Rose and Crown' di Rimini. Tutti e tre sarebbero ultras della squadra di calcio di Pesaro, che di solito si ritrovano in un bar del lungomare pesarese. Ora le indagini si concentrano su altri due componenti del gruppo, non ancora identificati. Il fattaccio si è consumato nel cuore della nottata tra domenica e lunedì, intorno alle 5.

Dietro l’aggressione è stata la 'precedenza' al distributore o una scheda rimasta incastrata nel macchinario, ma motivi ben più gravi: xenofobi.  I due extracomunitari, dopo aver avuto problemi al distributore, avevano chiesto al gruppo di italiani se potevano offrigliene una. La risposta piuttosto piccata degli italiani, con offese ("negro di merda”), ha provocato la reazione del marocchino, che ha esclamato: “queste parole a me non le dici”. Questo ha scatenato il gruppo di giovani con il conseguente accoltellamento dei due extracomunitari.

Secondo i Carabinieri, ad accoltellare il 26enne, originario di Cagliari e noto per discriminazione razziale e incitamento all'odio razziale, ad aver conficcato la lama ai due extracomunitari, rispettivamente al torace ed alla gola, dandosi poi a precipitosa fuga e facendo perdere proprie tracce. Nel corso della perquisizione domiciliare, sono state sequestrate foto di Hitler e Mussolini, spille con svastiche naziste e riviste di estrema destra. I tre sono accusati di tentato omicidio.

I due, che avevano cercato di dileguarsi, sono stati ricoverati rispettivamente per “ferita da arma bianca alla regione mammaria destra, complicata da PNX” e “ferita al lato destro collo”, ma non giudicati in pericolo di vita. A dar loro soccorso è stato uno scooterista in transito. Gli aggressori avevano anche una sedia e delle cinture con borchie. I militari hanno comunque sequestrato un paio di pantaloni, umidi perché appena lavati, sui quali si cercheranno tracce ematiche. Espletate le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Pesaro. L’arma del delitto non è stata al momento ritrovata.

LA REAZIONE DEL SINDACO - Cattolica è una città sicura e solidale, assolutamente estranea a questo genere di episodi che da noi non hanno precedenti e che ha scosso profondamente la comunità". Il sindaco della cittadina romagnola Piero Cecchini commenta così l'aggressione xenofoba ai due extracomunitari. "L'intenzione è di invitarli in Comune non appena saranno guariti per comunicare loro di persona l'affetto e la vicinanza di tutta la comunità locale. Questo episodio va condannato, ma deve spingere le istituzioni, la politica, la scuola e le famiglie a chiedersi cosa è mancato all'educazione formativa di questi giovani che alle 5 di mattina giravano con un coltello in tasca". "In un periodo di crisi e forte preoccupazione per il futuro come quello attuale - aggiunge il sindaco - è facile che messaggi distorti inneggianti alla violenza, all'odio per il diverso, per lo straniero, possano fare breccia nelle giovani menti. Non dobbiamo arretrare di un millimetro".

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