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Cronaca Morciano di Romagna

Straordinaria scoperta nell'alveo del fiume Conca, trovati fossili risalenti a milioni di anni fa. Le foto

La scoperta dei professori Claudio Bennati e Doina Rusu: "Sono quelli che chiamiamo comunemente ricci marini e possiamo già individuare quattro diverse famiglie"

Il passato riaffiora a Morciano di Romagna con un importante ritrovamento di Echinoidi fossili, perfettamente conservati nei più minuti dettagli e trovati nell'alveo del fiume Conca. Dopo altri importanti rinvenimenti di fossili in questi ultimi anni, documentati da diverse pubblicazioni, il professor Claudio Bennati e la moglie Doina Rusu Bennati, membri del Gruppo Mineralogico Paleontologico Parmense e appassionati ricercatori, durante un breve sopralluogo sul Fiume Conca, hanno rinvenuto un deposito fossilifero quasi interamente formato da Echinoidi (ricci) marini, perfettamente fossilizzati e conservati in nuclei di matrice argillitica.

"Da un primo esame gli esemplari appartengono all'rdine degli Spatangoidi, ricci che si sono evoluti circa 55 milioni di anni fa, dando origine a forme particolari, specializzate alla vita di fondale sabbioso profondo. Ad una prima analisi, i ricercatori hanno individuato almeno 4 famiglie distinte tra i rinvenimenti, e in particolare ricci del tipo Schizaster, Lovenia, Toxospatagus Italicus e un radiolo (aculeo) di circa 4 cm di Cidaroide - spiega Bennati - Al di là di considerazioni tecniche, è importante invece sottolineare che la perfetta conservazione degli organismi permette la visione dei dettagli di ogni singolo reperto, fossilizzatosi in un sedimento argilloso straordinario, che ha permesso la sostituzione dei resti organici con ossidi ferrosi bruni, tali da 'bloccare' la forma degli animali come fossero ancora viventi. La datazione dei reperti ad una prima analisi dovrebbe essere compresa tra la fine del Miocene e l'inizio del Pilocene (7-4,5 milioni. di anni fa), periodi per altro già documentati in zona, considerando gli eccezionali affioramenti fossiliferi della zona di Mondaino".

I fossili scoperti a Morciano di Romagna

La datazione, prosegue Bennati, "ad una prima analisi è stata possibile grazie anche al rinvenimento di un piccolo bivalve fossilizzato per piritizzazione, che indica dunque un tempo più lungo e antico per la fossilizzazione di organismi. L'epoca considerata corrisponde, dunque, all'evento straordinario di prosciugamento del bacino padano-romagnolo dell'antico Oceano Tetide, che sommergeva la nostra regione per milioni di anni, per poi prosciugarsi in un tempo geologico assai breve, cioè in circa 350000 anni, creando le condizioni che hanno permesso a organismi preistorici, come questi meravigliosi ricci, di conservarsi spesso perfettamente fino ai nostri giorni".
L'importanza dell'attuale scoperta consiste, oltre all'evento scientificoin sé, anche "a valorizzare storicamente un territorio che ha già tanta importanza storico-culturale e naturalistica, come testimoniato, solo per fare un esempio dal citato contesto paleontologico mondainese, col suo Museo ricco di reperti importanti e perfettamente conservati". I ricercatori sperano con questo rinvenimento di invogliare ancora di più i comuni cittadini e le autorità culturali "a non dimenticare la ricchezza naturalistica, storica e paleontologica di questo territorio così determinante per lo studio di ambienti straordinari, e tanto precedenti all'apparizione della nostra specie", chiosa Bennati, già pronto per la prossima scoperta.
 

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