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Cronaca

Stroncato traffico di cuccioli dall'est Europa, salvati 11 cagnolini

I poveri quattrozampe, al termine di un viaggio estenuante, sono stati sequestrati lungo l'autostrada A14

Dopo mesi di investigazioni eseguite dall’esperto in zoo criminalità Isp. Antonio Colonna, il Nucleo di P.G. di “Fare Ambiente” di Rimini ha stroncato un traffico internazionale di cuccioli, intercettando sull’A 14 due veicoli provenienti uno dalla Polonia e l’altro dalla Calabria; il fermo delle auto, coadiuvato dalle pattuglie della Polizia Stradale di Rimini, ha permesso di bloccare 3 persone, una donna di 42 anni e due uomini di 31 e 19 anni, tutti ucraini, sulle cui auto venivano rinvenuti 11 cuccioli tra chihuahua e volpini. I due uomini a bordo del furgoncino si erano dileguati sull’A 14 in direzione sud per poi essere intercettati dagli agenti. Le indagini di “Fare Ambiente”, i cui agenti hanno fatto appostamenti per giorni, anche affittando una stanza di un noto albergo riminese dove la donna era solita utilizzare come base per ricevere i cuccioli dall’Est e rivenderli in Italia in violazione di tutte le norme previste; gli animali infatti erano di età molto più piccola rispetto a quella prevista dalla Legge per essere introdotti nel territorio nazionale e erano accompagnati da certificati illegittimi e non validi.

Migliaia le persone che vengono truffate da annunci sul web pubblicati da trafficanti di vite innocenti senza scrupoli. I due uomini e la donna, le cui auto e appartamenti sono stati perquisiti, sono stati denunciati per i gravi reati di contrabbando di animali, maltrattamento e falsità in certificazioni e ora rischiano fino a 4 anni di reclusione e migliaia di euro di multa. Gli animali salvati sono stati affidati ad un veterinario per le prime cure del caso e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria saranno presto affidati a famiglie.

“Rimini - commentano gli inquirenti - si manifesta ancora una volta importante centro nevralgico di numerosi traffici di cuccioli provenienti dai Paesi dell’Est Europa, come dimostra l’ultimo sequestro a danno di 2 ungheresi nel cui carro attrezzi venivano scoperti cuccioli occultati sotto i sedili. L’assenza di pene severe e corretta informazione ovvero i facili guadagni fanno di questo fenomeno una realtà criminale sempre in crescita e evoluzione, che merita maggior attenzione e impegno concreto da parte delle Istituzioni”.

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