Il ministero dei Trasporti fornisce nuovi spunti alla querelle in corso tra gli aeroporti di Ancona e Rimini. Rispondendo a un'interrogazione del parlamentare marchigiano del Partito democratico, Piergiorgio Carrescia, da un lato spiega che la razionalizzazione del "Raffello Sanzio", considerato uno scalo "a basso traffico", non inficia il livello di sicurezza e offerta della pista. Dall'altro rimarca che sul 'Federico Fellini' non ci sono stati investimenti da parte dell'Ente nazionale per l'assistenza al volo (Enav). Infatti "i lavori di ristrutturazione della torre di controllo sono stati finanziati e realizzati dall'Aeronautica militare, attuale responsabile della fornitura dei servizi di traffico aereo presso lo stesso scalo".

Per l'aeroporto di Falconara, precisa il ministero, Enav ha individuato configurazioni standard degli apparati tecnologici a supporto dei servizi del traffico aereo e del servizio meteorologico. Avviando la razionalizzazione che "non ha impatti sulla sicurezza del servizio". Dunque l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) "ritiene che l'ottimizzazione e la standardizzazione delle dotazioni tecnologiche non possa essere considerato un declassamento tecnico o che sia in contrasto con il Piano nazionale degli aeroporti, poichè le nuove configurazioni sono tali da mantenere inalterati i livelli di safety e di continuità del servizio in una logica di rapporto ottimale costo-prestazioni". E c'è comunque la possibilità per eventuali aggiustamenti. Mentre per Rimini, appunto, "Enav informa di non aver ancora effettuato alcun investimento sullo scalo".

(Agenzia Dire)