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Cronaca Novafeltria

Tares, a Novafeltria "picchia" ancora a di più. La denuncia della Cisl

"Stiamo ricevendo numerose segnalazioni sulla situazione determinatasi nel comune di Novafeltria dopo l'avvento della Tares, tassa che per il peso che sta assumendo in particolare per alcune tipologie di aziende"

“Stiamo ricevendo numerose segnalazioni sulla situazione determinatasi nel comune di Novafeltria dopo l’avvento della Tares, tassa che per il peso che sta assumendo in particolare per alcune tipologie di aziende, rischia di rappresentare il colpo di grazia finale per numerose famiglie.

I rincari previsti si aggiungono infatti a una situazione già di grande difficoltà, per tante imprese ma anche per tante famiglie e per le fasce più deboli della popolazione, in particolare anziani a basso reddito, famiglie numerose, quanti si trovano in cassa integrazione o vivono la condizione di disoccupato, o ad esempio abbiano figli che essendo studenti o lavoratori fuori sede fanno parte del nucleo famigliare ma in realtà sono assenti dall’abitazione”.

Lo dice Massimo Fossati, segretario generale Cisl Romagna. Per la Cisl tutta questa situazione è generata da una mancata e puntuale discussione preventiva sulle scelte operate dall’Amministrazione, con le forze sociali quale il Sindacato confederale in primis e le Associazioni di categoria. Sempre Fossati: “Tale mancato confronto, richiesto in sede di impostazione di bilanci preventivi a tutti i Comuni dell’Alta Valmarecchia, ha determinato un forte disorientamento tra i cittadini di Novafeltria, mentre tutto ciò non è avvenuto in altri Comuni dove si è creato un tavolo tecnico di confronto per affrontare le problematiche legate all’applicazione di questo iniquo tributo.

È mancata inoltre una puntuale informativa alla cittadinanza sui cambiamenti derivanti dall’applicazione della Tares rispetto alla Tarsu”. E ancora: “Le storture che hanno portato notevoli aumenti anche sulle utenze domestiche - in media il 25% in più - sono da ricercarsi nel costo relativo alle spese del personale e della riscossione (che ammontano a 136.155 euro), che nella Tarsu non erano in tariffa, mentre invece con la Tares vengono aggiunte al calcolo della tariffa che deve coprire al 100% il costo del servizio.

Altri elementi di differenza tra il Comune di Novafeltria e altre Amministrazioni della Provincia di Rimini sono dati dalla mancata previsione, da parte del Comune nel proprio bilancio, di un adeguato fondo economico in grado di rimodulare e temperare questo tributo in favore di quei cittadini, imprese, fasce deboli della popolazione che dovranno subire aumenti elevati rispetto al passato. Altro elemento di aumento è dato dai 30 centesimi in più al metro quadro che verranno versati direttamente allo Stato con’ultima rata”.

“Riteniamo che su questi temi debba aprirsi subito un confronto stringente con l’Amministrazione locale sulle possibili concrete misure che la stessa Amministrazione e il Consiglio comunale potranno adottare nelle prossime settimane per tutelare le fasce deboli della popolazione e le categorie economiche maggiormente colpite dagli aumenti. Questo confronto è reso possibile per l’ulteriore deroga prevista dal decreto che vede slittare il termine ultimo di approvazione per i regolamenti e le tariffe al 30 novembre 2013”, conclude Massimo Fossati, segretario generale Cisl Romagna.

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