rotate-mobile
Cronaca

Una nuova targa commemorativa nel Giardino dei Giusti

Presenti anche i figli e la sorella di Guido Morganti, nonché il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Ferrara Luciano Caro ed il sindaco di Cattolica Piero Cecchini che hanno voluto testimoniare con la loro presenza la vicinanza delle comunità che rappresentano.

E’ stata apposta venerdì mattina, in occasione della Giornata europea dei Giusti, la targa commemorativa per onorare Guido Morganti, Giusto tra le Nazioni. “Un momento commemorativo – ha ricordato l’assessore Irina Imola che ha promosso l’iniziativa – che fa seguito a quello dello scorso anno, quando, rendendo onore a Ezio Giorgetti e Osman Carugno, Giusti fra le Nazioni per aver contribuito a dar rifugio e protezione sul territorio riminese a 41 ebrei stranieri in fuga dalle deportazioni, fu inaugurato il Giardino dei Giusti nel Parco XXV Aprile in ricordo di tutti coloro che durante la dittatura nazi-fascista non esitarono a rischiare la propria vita per prestare soccorso agli ebrei perseguitati.”

Guido Morganti, il "sarto di Cattolica", si prodigò nel novembre del 1943, in aiuto di 13 di ebrei ferraresi e mantovani, di cui sei bambini, in fuga dalla persecuzione razziale, conducendoli nella vicina Mondaino, suo paese natale, dove vissero sotto falso nome fino al termine della guerra. I salvati appartenevano alle famiglie Finzi, Rimini e Vivanti. Ed è stato proprio Cesare Finzi, presente venerdì alla cerimonia intima ma densa di contenuti, a raccontare la drammaticità di quei momenti che lo videro, lui bambino tredicenne, protagonista e testimone del coraggio di Morganti. Presenti anche i figli e la sorella di Guido Morganti, nonché il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Ferrara Luciano Caro ed il sindaco di Cattolica Piero Cecchini che hanno voluto testimoniare con la loro presenza la vicinanza delle comunità che rappresentano.

“Sono orgogliosa – ha concluso la cerimonia l’assessore Imola – di questo luogo simbolo di memoria, di responsabilità morale e di giustizia, nato proprio con l’intento di rendere omaggio ai Giusti e di rendere onore al Bene in senso Universale, operazione possibile solo attraverso il recupero della memoria locale che funga da esempio per le generazioni future. In conclusione vorrei porre un augurio, soprattutto in un momento di così grande crisi: che i Giusti, che hanno saputo risollevare il mondo in momenti veramente tragici, rappresentino per noi la speranza possibile per un nuovo inizio.”

Si terrà venerdì prossimo, invece, l’ultimo appuntamento con le iniziative promosse dal Comune di Rimini con l’incontro pubblico "I Giusti, testimoni della legge di Antigone", in programma dalle ore 17 nella Sala del Giudizio del Museo della Città, con interventi del dott. Enrico Calamai, diplomatico italiano che in Argentina riuscì a mettere in salvo più di trecento perseguitati dal regime militare e ora portavoce del Comitato “Giustizia per i nuovi desaparecidos”, e il dott. Emilio Drudi, giornalista che interverrà su “L’eredità di Auschwitz. La memoria come assunzione di responsabilità”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una nuova targa commemorativa nel Giardino dei Giusti

RiminiToday è in caricamento