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Cronaca

Tassi usurai fino all'810%, condannato noto gioielliere

Approfittando del momento di difficoltà della vittima gli aveva venduto due partite di orologi di lusso

E' stato condannato a 6 anni di reclusione un noto gioiellerie operante a Rimini, un 56enne originario dell'Iran, accusato di aver "strangolato" un collega con tassi usurai che arrivavano fino all'809,75%. L'uomo, secondo quanto emerso, nel 2010 intratteneva dei rapporti commerciali con un altro imprenditore, residente in provincia di Pescara e operante a San Marino. La vittima, che in quel periodo navigava in cattive acque, per mantere la sua attività aveva concluso un accordo col 56enne per una partita di preziosi orologi di lusso marchiati Rolex, Cartier e Patek Philippe. Sprovvisto del denaro necessario per l'acquisto, l'imprenditore aveva pagato gli orologi che sul mercato valevano 30mila euro con due assegni: uno di 56.350 euro e uno di 71.250 euro per un totale di 127.600 euro ben al di sopra del tasso soglia determinato dalla legge che fa scattare l'usura. Nel maggio del 2011 il gioco si era ripetuto nuovamente: il commerciante in difficoltà aveva ritirato altri 3 orologi per un valore commerciale di 31.300 euro dando, al 56enne, assegni e cambiali per un valore complessivo di 148.350 euro. pretendendo, in tal modo, interessi per il 265%. Per convicenre la propria vittima a versare gli interessi da strozzino, l'iraniano in una occasione aveva minacciato l'imprenditore di mandare all'incasso gli assegni in maniera tale da farlo protestare. Allo stesso tempo, aveva ventilato anche l'ipotesi di ucciderlo spiegandogli che si sarebbe rivolto "a un albanese" che "con 1000 euro" avrebbe fatto il "lavoro".

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