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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tiene moglie e figlia segregate in casa: "Non voglio che si mischino con gli infedeli"

Il tunisino, che non lavora e quei pochi soldi che ha li spende alle slot machine, non riuscirebbe a garantire alla sua famiglia neanche la minima sussistenza

Segregata in casa dal marito tunisino per sei anni, è stata liberata venerdì insieme alla figlia di pochi mesi dai carabinieri che l'hanno trovata rinchiusa in un locale al piano terra senza finestre e poca aria. Come riferiscono i quotidiani locali, la donna, 34enne di origine tunisina, dopo anni di soprusi, giovedì pomeriggio ha chiamato il 112 raccontando ai militari intervenuti che il marito, 38 anni, le aveva sempre proibito di avere una vita sociale dicendole "gli italiani sono tutti degli infedeli". Il tunisino, che non lavora e quei pochi soldi che ha li spende alle slot machine, non riuscirebbe a garantire neanche la minima sussistenza a moglie e figlia. L'uomo è stato quindi denunciato, mentre la moglie e la bimba sono state trasferite in una casa protetta.

“Da Rimini arriva una storia di orrore: un tunisino segregava la moglie e la figlioletta in una stanza senza finestre per non farle ‘contaminare’ con gli ‘italiani infedeli'. Un plauso alle Forze dell’Ordine che le hanno liberate da una situazione abominevole per degli esseri umani”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli. “La cronaca, oramai, ci riporta troppo spesso casi del genere di fronte ai quali è necessario riaffermare i principi di una società libera che sia in grado di rispettare la persona e di tutelare donne e bambini. Un uomo responsabile di simili atti andrebbe espulso, perché non può esserci spazio in Italia per una concezione ‘proprietaria’ della famiglia. I tifosi del multiculturalismo aprano gli occhi”, conclude. 

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