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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Traffico di cuccioli di cane dall'est Europa, in tre finiscono a processo

Per l'accusa importavano decine di bestiole per poi rivenderle prima dell'età prevista dalla Legge

Sono accusati di aver importato illegalmente in Italia, dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia, decine e decine di cuccioli di bulldog per poi rivenderli senza scrupoli prima dell'età prevista dalla Legge. Sul banco degli imputati sono finiti marito e moglie, entrambi riminesi, e una donna dell'est Europa incappati in una serie di controlli dei carabinieri Forestali nell'ottobre del 2014. A far scattare l'allarme erano stati alcuni veterinari insospettiti dal fatto che il trio si presentasse ciclicamente con diversi cuccioli da far microchippare e iscrivere all'anagrafe canina. Ne era nata un'inchiesta della Forestale con gli inquirenti che, nel corso di una perquisizione domiciliare a casa della coppia, avevano trovato alcune gabbie e una vasta mole di documentazione oltre a 5 cuccioli che vennero sequestrati. Come ha testimoniato lunedì mattina il maresciallo dei carabinieri Forestali che ha seguito l'inchiesta, non ci sarebbero stati dubbi sulla compravendita di cuccioli delle principali razze canine in Repubblica Ceca e Slovacchia che, poi, arrivavano in Italia con documenti non completi o del tutto assenti. Inoltre, secondo quanto emerso dal dibattimento, gli animali sarebbero stati venduti ben prima del tempo permesso dalla Legge, ossia 3 mesi e 21 giorni dalla nascita. A documentare che i cuccioli venissero venduti, inoltre, ci sarebbe anche una pagina Facebook, realizzata da uno degli accusati, dove veniva reclamizzata la vendita dei quattrozampe. Il giudice monocratico Antonio Pelusi, dopo aver ascoltato la testimonianza, ha rinviato l'udienza al prossimo 4 aprile quando saranno sentiti sul banco dei testimoni gli imputati.

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