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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Intrappola i gatti della vicina e li sevizia, proprietario di un pollaio a processo

Nel corso degli anni sarebbero almeno una trentina i mici che non hanno fatto ritorno a casa e sono spariti nel nulla, l'imputato si difende sostenendo di aver voluto difendere i propri animali da cortile

Sono tre, di cui uno deceduto per le sevizie, i gattini intrappolati in una gabbia artigianale piena di aculei appuntiti che hanno fatto finire a processo un 56enne di origini albanesi con l'accusa di maltrattamento di animali. A far scoprire il giardino dell'orrore, dove i mici erano stati catturati e dove sono stati trovati i resti di quello che non è sopravvissuto alle sevizie, una vicina di casa che nel corso degli anni si era vista letteralmente sparire almeno 30 gatti che inspiegabilmente non erano più tornati nell'abitazione. La donna, residente a Misano, nel gennaio dello scorso anno aveva smarrito nuovamente i propri mici e mentre si aggirava disperata nel quartiere per cercarli aveva sentito arrivare dei disperati miagolii provenire da un terreno accanto alla propria abitazione. Preoccupata per la situazione aveva richiesto l'intervento di una pattuglia della Municipale che, arrivata sul posto, aveva contattato il proprietario dell'area affittata al 56enne.

Ottenuto il permesso per accedere nel terreno, gli agenti avevano scoperto subito i poveri resti di un gattino e, poco lontano, due gabbie a scatto piene di aculei appuntiti in cui erano rimasti intrappolati gli altri due mici. Soccorsi e liberati, le bestiole erano state riaffidate alla proprietaria che era quindi corsa dal veterinario per farle medicare mentre le gabbie erano state sequestrate così come il cadavere del terzo gatto che era stato inviato all'Istituto Zooprofilattico per l'autopsia. Nel frattempo il 56enne affittuario del terreno era stato convocato al Comando della Municipale con l'uomo che, davanti agli addebiti, si era giustificato sostenendo di aver installato le trappole solo alcuni giorni prima per difendere il pollaio dall'attacco di volpi o altri predatori. Una versione che, però, non ha convinto il gip che lo ha rinviato a giudizio. Finito a processo con l'accusa di maltrattamento di animali, il pubblico ministero ha chiesto nei confronti dell'imputato una condanna a 1 anno e 6 mesi col giudice Monocratico che ha rinviato l'udienza al prossimo febbraio per emettere la sentenza.

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