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Cronaca

Parere favorevole al trasferimento temporaneo della Questura in piazzale Bornaccini

Si tratta del passaggio procedurale che dà sostanza a una delle indicazioni presenti nel Patto sulla Sicurezza, sottoscritto nel dicembre 2017 da Prefettura, Comuni e Provincia di Rimini alla presenza del Ministro dell’Interno

Parere favorevole (26 favorevoli e 2 astenuti), lunedì mattina durante la seduta della terza commissione consiliare, all’autorizzazione in deroga per le opere di ristrutturazione e il cambio di destinazione d’uso dell’immobile di piazzale Bornaccini da destinare temporaneamente alla nuova Questura di Rimini. Si tratta del passaggio procedurale che dà sostanza a una delle indicazioni presenti nel Patto sulla Sicurezza, sottoscritto nel dicembre 2017 da Prefettura, Comuni e Provincia di Rimini alla presenza del Ministro dell’Interno, in ordine all’individuazione di una soluzione provvisoria per la sede della Polizia di Stato, nell’attesa che - come prevede il Patto - a breve venga ripristinato il percorso amministrativo statale per cogliere l’obiettivo sostanziale di fondo: la realizzazione della nuova Cittadella permanente della Sicurezza, in via Ugo Bassi, che oltre alla Questura dovrà ospitare gli organici della Polizia Stradale e della Guardia della Finanza.

Il Comune di Rimini ha quindi approntato una specifica deroga agli strumenti urbanistici, che dopo il passaggio odierno in commissione approderà per la definitiva approvazione in Consiglio comunale entro la fine del mese di aprile, che dà assenso ai necessari lavori di approntamento della sede provvisoria nell’immobile sito in piazzale Bornaccini, disponendo nel contempo il cambio di destinazione d’uso. L’Amministrazione comunale ha potuto dunque dare corso per legge alla pratica, solo dopo che in data 18 marzo 2019 la Prefettura di Rimini ha comunicato l’avvenuta firma del contratto di locazione dell’edificio. Un atto quest’ultimo reso possibile dal precedente trasferimento del Centro per l’Impiego da piazzale Bornaccini a Corso d’Augusto, grazie a un investimento di 700 mila euro a carico del Comune di Rimini. L’autorizzazione in deroga discussa quest’oggi in commissione prevede la destinazione a sede temporanea della Questura per ‘il periodo corrispondente alla validità contrattuale (del contratto di locazione) e in ogni caso non oltre la permanenza degli uffici della Questura nel’immobile’.

“Il Comune di Rimini - è la dichiarazione dell’Amministrazione comunale - continua a rispettare ogni indicazione di sua competenza e responsabilità prevista del Patto sulla Sicurezza. Lo si è fatto con l’investimento a proprie spese, necessario al trasferimento del Centro per l’Impiego. Lo si fa adesso portando a conclusione l’iter urbanistico che necessitava obbligatoriamente della comunicazione del contratto di locazione, avvenuta 3 settimane fa. Questi sono i fatti. Invece ancora incerti, se non addirittura assente, sono i tempi di trasferimento nella sede definitiva di via Ugo Bassi. Quello che, non va mai dimenticato,, è l’obiettivo principale e strategico del Patto sulla Sicurezza e la ragione vera e concreta della migliore logistica di uomini e mezzi delle forze del’ordine. Su questo occorre ancora una volta essere chiari: lo Stato, che a prescindere da questo o quel Governo, ha tradito più volte in questa vicenda i riminesi, nonostante gli stessi riminesi continuino (loro sì!) a onorare ogni accordo, non può continuare questo gioco. La Cittadella della Sicurezza deve andare in via Ugo Bassi. Dovere ancora ascoltare proposte ‘alternative’ per l’ubicazione della nuova Questura, offende prima di tutto questa città. che ha deciso anni fa di sacrificare un pezzo della propria pianificazione territoriale per garantire migliori condizioni operative e di vita alle forze dell’ordine di stanza sul territorio. E in tal senso risulta difficilmente spiegabile l’atteggiamento e le parole di uomini del Governo e di forze politiche che su via Ugo Bassi ipotizzano di tutto, salvo non lavorare e attivarsi per l’unica soluzione scritta nelle carte, negli accordi, nei patti, nel buonsenso. Certo è che se perdurasse la labilità circa l’esecuzione degli impegni del Patto relativi a via Ugo Bassi, il Comune di Rimini non esclude di ricorrere a iniziative di tipo amministrativo e politico utili ad avere la chiarezza necessaria per potere dare le risposte obbligatorie alla città di Rimini e ai cittadini riminesi. Ci auguriamo che anche chi fino ad oggi si è impegnato per la soluzione provvisoria di piazzale Bornaccini sia al nostro fianco, con la stessa determinazione, per arrivare ala soluzione definitiva.”.

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