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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Trasporto pubblico, scattano le nuove tariffe dei biglietti. Federconsumatori: "Aumenti fino al 20%"

Federconsumatori: "Per comunicare queste informazioni agli utenti nessuno degli organi deputati, impresa o istituzioni, si è sentito in dovere di metterci la faccia"

Non solo bollette e carrello della spesa che pesano nelle tasche dei cittadini riminesi, ma dal prossimo 1° luglio scattano pesanti aumenti tariffari di Start Romagna sul territorio di Rimini e provincia. "La stessa Provincia, forte della parere positivo dell'assemblea dei sindaci del territorio interessato, attraverso un proprio decreto avrebbe autorizzato questi pesanti aumenti, fino al 20% per il biglietto singolo a zone urbano ed extraurbano, mentre gli abbonamenti mensili extraurbani subirebbero un incremento fino al 15%", scrive Federconsumatori.

"Per comunicare queste informazioni agli utenti nessuno degli organi deputati, impresa e/o istituzioni, si è sentito in dovere di “metterci la faccia” ma ha preferito l'anonimato di un articolo di stampa, fin troppo dettagliato - prosegue Fedeconsumatori -. Ancora una volta si sono voluti ignorare gli obblighi di legge nei confronti dei destinatari del provvedimento, i cittadini e i loro rappresentanti mai coinvolti nelle procedure di introduzione dell'aumento, cosi come anche quest'anno le associazioni dei consumatori non sono state coinvolte sulla nuova Carta dei Servizi".

"Con gli aumenti ora annunciati l'area urbana di Rimini con il biglietto di Start Romagna a 1,50 euro sarà uniformata sul territorio regionale, mentre le tariffe a zone extraurbane dei biglietti singoli e degli abbonamenti mensili risulteranno i più alti sull'intero territorio regionale tra tutte le imprese di Trasporto Pubblico Locale su gomma". Per Federconsumatori le risorse per il rinnovo del parco automezzi, in linea con la  programmazione regionale, vanno reperite dal piano di ammodernamento mezzi: (fondi ministeriali per le Regioni del Bacino Padano, fondo complementare Pnrr e cofinanziamento Regione ) e non dagli utenti. "Opportuno anche che l'Agenzia della Mobilità (AMR) spieghi come questo primato di aumenti tariffari possa identificarsi con “una politica per lo sviluppo del trasporto pubblico” prevista nel suo statuto", prosegue la nota.

Federconsumatori ritiene fondamentale accompagnare interventi come quello annunciato dalla massima trasparenza in capo a società partecipate da istituzioni pubbliche che producono servizi pubblici. "Mentre filtrano i dettagli degli aumenti tariffari, poco o nulla si apprende sugli importi ricevuti dalle imprese del settore, oltre al normale Fondo nazionale Tpl, i diversi Fondi a copertura dei mancati servizi e introiti per pandemia. Non secondaria, la conseguenza certa sull'inflazione che rincari di questa portata avranno sull'indice dei prezzi più generale, probabilmente sottovalutato da chi invece dovrebbe prestarvi massima attenzione", conclude Federconsumatori.

La nota della Provincia di Rimini

“Non è mai a cuor leggero e senza un’attenta ponderazione – dichiara il consigliere provinciale delegato alla Pianificazione della rete provinciale dei servizi di trasporto e della mobilità Daniele Morelli -  che si stabiliscono aumenti tariffari che andranno a incidere sui bilanci familiari. Dispiace ancora di più quando le amministrazioni che lo decidono sono impegnate da anni a promuovere l’uso del trasporto pubblico locale per decongestionare i centri urbani dal traffico privato e contribuire concretamente alla lotta ai cambiamenti climatici indotti dall’innalzamento delle temperature. Tuttavia, non può sfuggire come, in presenza di condizioni di contesto che mutano, e quindi di costi che aumentano, non sia possibile lasciare inalterate indefinitamente le tariffe, pena la fine del servizio stesso".

"Le tariffe del trasporto pubblico locale nel bacino di Rimini vengono rimodulate dopo alcuni anni di invarianza (l’ultima manovra complessiva risale al 2014), e restano comunque più basse che negli altri bacini. L’aumento è motivato principalmente dall’incremento dei costi di gestione per via della crescita dell’inflazione e dall’impennata del prezzo del carburante, fattori che hanno reso necessario l’adeguamento. Quello che le Amministrazioni potevano fare per tutelare gli utenti era selezionare le categorie da proteggere maggiormente e quindi scegliere quelle tipologie di fruizione del mezzo pubblico da tutelare. Sono gli studenti e tutti quelli che usano il trasporto pubblico locale con regolarità che vanno protetti per primi e, infatti, resteranno invariate le tariffe per gli abbonamenti annuali; gli studenti risentiranno solo in lieve misura del ritocco delle tariffe e verrà mantenuto per un biennio il blocco alla terza zona".

"L’incremento riguarderà principalmente i titoli occasionali e gli abbonamenti mensili, Aggiungo poi che, grazie ai contributi delle Amministrazioni locali e alla Regione Emilia-Romagna, moltissimi utenti del trasporto pubblico possono godere di promozioni importanti. Questa rimodulazione delle tariffe si è resa necessaria e il compito della parte pubblica in questa situazione era quello di tutelare gli utenti che usano abitualmente il trasporto pubblico, a partire dagli studenti, un compito che ritengo sia stato assolto con responsabilità”, conclude il consigliere provinciale.

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