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Cronaca

Trasporto scolastico, i sindacati riminesi sul piede di guerra

Nel mirino il bando emesso dal Comune per la gara sulla gestione dei trasporti in scadenza il 6 giugno

Nessuna clausola sociale di salvaguardia dei lavoratori e nessun riferimento al contratto nazionale di categoria. I sindacati riminesi tuonano contro il bando emesso dal Comune per la gara del Servizio scolastico con scadenza il prossimo 6 giugno, dopo l'incontro di mercoledì 24 maggio con l'assessore competente Mattia Morolli. E annunciano "azioni di contrasto che verranno decise insieme ai lavoratori fin da subito". Il confronto è arrivato fuori tempo massimo, stigmatizzano le parti sociali, impossibilitate a far presente le loro ragioni sulla "inopportunità dello scorporo di un'attività così delicata del trasporto pubblico locale". Quella dell'amministrazione, attaccano, à una "scelta unilaterale". Nel merito sono due le principali criticità. Appunto "la mancanza di qualsiasi clausola sociale di salvaguardia, a tutela del lavoro e dei lavoratori per il futuro, a prescindere da chi possa aggiudicarsi la gara". Vanno in direzione opposta gli orientamenti della Regione, "che ha espressamente dichiarato che nei bandi di gara del Tpl si devono garantire le tutele per i lavoratori sul piano occupazionale", come avvenuto per le gare di Parma e Piacenza. Inoltre, "il mancato riferimento al contratto nazionale di lavoro": così si "apre la strada al dumping al ribasso nei rapporti di lavoro".

Le federazioni dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sentenziano come "gravissimo" il comportamento dell'Amministrazione, che tira diritto senza accogliere le proposte dei sindacati, e "non è in linea con gli orientamenti consolidati in Regione". Ci saranno, preannunciano, "gravi ripercussioni anche sul futuro delle imminenti scelte per Start Romagna in previsione del prossimo bando di gara per l'assegnazione del trasporto pubblico locale". Palazzo Garampi "ha quote proprietarie consistenti di Start Romagna" ed è "gravissimo" che "lavori su vari fronti, di cui quello sul trasporto pubblico scolastico non è che uno, per non consolidare il progetto industriale per l'intera Romagna, che oggi rappresenta la condizione minima per mantenere il controllo pubblico di un servizio essenziale per tutti i cittadini". Da qui, concludono i sindacati, la denuncia all'opinione pubblica dei "pericoli di una progressiva deresponsabilizzazione dell'Amministrazione locale rispetto al trasporto pubblico, alla qualità dei servizi e alla tutela dei lavoratori e del buon lavoro". E l'annuncio di una serie di iniziative di protesta. 
(Agenzia Dire)

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