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Cronaca Riccione

Trc, ennesimo botta e risposta tra Agenzia Mobilità e Comune di Riccione

Rigettata la proposta di variante presentata dall'Amministrazione Comunale della Perla Verde

Il Comitato di Coordinamento TRC, nella seduta del 25 novembre presso la Regione Emilia Romagna, ha esaminato la proposta di variante presentata dal Sindaco di Riccione lo scorso 7 ottobre (e precisata poi il 26 ottobre) ritenendola, sulla base di valutazioni tecniche e analisi di dettaglio, non accoglibile poiché produrrebbe un sensibile incremento di costi (circa 8 milioni di euro), una perdita di efficienza del sistema del 38%, un aumento notevolissimo dei rischi sul versante della sicurezza stradale, un rallentamento spropositato nella conclusione del lavoro (ormai cantierizzato per il 99 per cento). La variante proposta è stata quindi giudicata non accoglibile perché stravolgerebbe le caratteristiche trasportistiche del progetto approvato dal CIPE e lo trasformerebbe da trasporto rapido metropolitano in sede propria in sistema filoviario in sede promiscua.

Gli approfondimenti tecnici, unici deputati ad approfondire la richiesta di variante progettuale, effettuati hanno messo in rilievo, al contrario di quanto sostenuto nelle ultime settimane da diversi esponenti del Comune di Riccione, l’assoluta inconsistenza delle ipotesi circa presunti minori costi e migliore funzionalità del servizio. Al contrario, quanto all'infrastruttura, con la variante proposta ci sarebbe un maggior costo di 7.500.000 di euro per opere di sostegno speciali della massicciata ferroviaria (che andrebbe incisa) a garanzia della stabilità del muro di sostegno che rimarrebbe sul lato ferrovia. L'introduzione dei semafori per gli attraversamenti stradali comporterebbe una riduzione della velocità di esercizio e, quindi, un maggior tempo di collegamento tra i capolinea che passerebbe da 25 a 37 minuti; il che diminuirebbe l'appetibilità del sistema, la sua funzionalità e pertanto l'efficacia dell'investimento e del suo esercizio finanziario.

Non solo, ma comporterebbe anche un ulteriore costo pari a circa 4.000.000 di euro dovuto alla necessità di acquisire un numero maggiore di mezzi per mantenere la stessa frequenza di servizio ed anche un maggior costo di esercizio di circa 400.000 euro all'anno; dunque un costo complessivo in più di almeno 11.500.000 euro di investimento a fronte di una teorica riduzione per altre opere di circa 3.600.000 euro. La perdita economica è palese. Il rischio di incidentalità aumenterebbe poi di 180 volte a causa delle interferenze con la viabilità ordinaria a seguito dell'introduzione dei semafori cosiddetti “intelligenti”. Tutto ciò anche a non voler tenere in conto che i tempi di ultimazione dell'opera slitterebbero in modo grave producendo ulteriori costi per danni e occorrerebbe demolire opere già realizzate (con un costo presunto pari a 2.000.000 di euro).

A stretto giro di posta è arrivata la replica del sindaco, Renata Tosi, che ha specificato come ritenga "le motivazioni addotte dalla verifica tecnica con la quale il tavolo di coordinamento del Trc ha oggi dichiarato impercorribile la richiesta di variante nel tratto riccionese del Trc siano pretestuose e assolutamente incomprensibili. Chiederò pertanto al presidente dell'Ordine nazionale degli ingegneri di nominare un collegio di esperti che metta chiarezza sull'intera vicenda che vede di fatto due tesi assolutamente contrapposte. Considerando infatti  che un suo iscritto aveva reso un parere con il quale ha dichiarato plausibile, fattibile e ordinatamente realizzabile la nostra variante, nel rispetto dei termini, delle procedure e dei limiti imposto dal CIPE. Parere che la valutazione portata al tavolo di coordinamento smentisce. Delle due l'una o il nostro esperto ha reso un parere infondato o quella espressa dal Tavolo di coordinamento e' una tesi altrettanto infondata e resa solo strumentalmente per respingere la nostra proposta di variante. È dunque bene fare chiarezza. E solo un collegio terzo può farla". 

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