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Cronaca Misano Adriatico / Via Bartolomeo Vanzetti

Forzano la porta e trovano un'intera famiglia morta: mistero su tre cadaveri in una villetta

Tre morti in una villetta di Misano Adriatico: è la drammatica e dolorosa scena che si è parata davanti ai primi carabinieri che sono entrati nell'abitazione. E' quanto i militari della compagnia di Riccione hanno trovato intorno alle 18 di martedì

Tre morti in una villetta di Misano Adriatico: è la drammatica e dolorosa scena che si è presentata nel tardo pomeriggio di martedì davanti ai primi carabinieri che sono entrati nell'abitazione. Un corpo in un lago di sangue, gli altri due apparentemente senza lesioni. La tragedia si è consumata in via Vanzetti, all'interno di una villetta bifamiliare. Le vittime sono Alvaro Alonzo Cerda Cedeno, un aiuto cuoco 35enne dell'Equador, la compagna Adriana Andrea Stadie, argentina di 44 anni, la figlia di quest'ultima, Sophie Annette Stadie, studentessa 15enne al Istituto per Geometri di Rimini.

Tre cadaveri ritrovati in una villetta a Villaggio Argentina

"SCOMPARSI" DA 40 GIORNI - I carabinieri si sono presentati nella villetta dopo la segnalazione del padrone di casa, che non vedeva gli affittuari da almeno una quarantina di giorni. Alle 17.30 è stato dato l'allarme al 112. Gli uomini dell'Arma hanno trovato una finestra semiaperta, scrutando del disordine. A quel punto è stato chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco, incaricati a forzare la porta d'ingresso. Una volta entrati gli investigatori hanno dovuto fare i conti con la macabra scoperta.

LUI IN UN LAGO DI SANGUE - Nei pressi dell'ingresso è stato trovato il corpo del 35enne, steso a terra in un lago di sangue. Il cadavere aveva un profondo taglio al polso sinistro. Non si esclude che l'uomo si sia tagliato le vene del polso sinistro sul divano. Ed una volta alzatosi per raggiungere la porta d'ingresso sia svenuto, cadendo per terra e morendo dissanguato. Nella camera, stese sul letto matrimoniale, sono state trovate la mamma e la figlia. Indossavano le scarpe ai piedi, una distesa sulla schiena e l'altra di fianco abbracciata all'altra. Da una prima ispezione cadaverica non presentavano lesioni. Tutti erano in avanzato stato di decomposizione. La casa era a soqquadro: l'ipotesi al vaglio è quella di un'animata discussione, sfociata in tragedia.

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IL CANE - Nella stessa stanza in cui sono state trovate le donne è stato successivamente ritrovato anche la carcassa del cagnolino di famiglia. Contattato il veterinario, che eseguirà l'autopsia sull'animale, pare da una prima indiscrezione che possa essere stato ucciso nello stesso modus operandi di madre e figlia: non si esclude l'ipotesi dell'avvelenamento o del soffocamento.

LA LETTERA DELLA SCUOLA - La matassa è nelle mani del magistrato di turno, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, che ha disposto l'autopsia sui tre corpi, che saranno trasportati all'obitorio di Riccione. La pista più accreditata è quella dell'omicidio-suicidio. Sul posto i Carabinieri della Scientifica hanno proceduto ai rilievi di legge. Nelle mani degli investigatori anche una busta chiusa inviata dal Liceo Scientifico Einstein di Rimini, e trovata nella buchetta delle poste dal padrone di casa, che l'ha consegnata ai militari. Una missiva nella quale si chiedeva giustificazione circa la prolungata assenza della ragazza.

LE INDAGINI - https://www.riminitoday.it/cronaca/massacro-omicidio-suicidio-indagini-foto-misano-morti-indifferenza-totale-della-gente.html

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