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Cronaca

Turismo, nel riminese un inizio di 2011 da incorniciare

Un primo semestre 2011 d'oro per il turismo del territorio riminese. I dati dell'Ufficio Statistica della Provincia di Rimini relativi al movimento negli esercizi ricettivi registrano, nel periodo gennaio/giugno dell'anno in corso

Un primo semestre 2011 d’oro per il turismo del territorio riminese. I dati dell’Ufficio Statistica della Provincia di Rimini relativi al movimento negli esercizi ricettivi registrano, nel periodo gennaio/giugno dell’anno in corso, un sensibile salto in avanti sul fronte di arrivi e presenze, particolarmente significativo per la quota di mercato estero. Nei primi sei mesi gli arrivi totali fanno segnare + 4 per cento, segmentato in un + 2,9 per cento di italiani e un + 8,6 per cento di stranieri.

Più nello specifico  il mese di giugno fa boom con un complessivo + 8,1 per cento (+ 7 per cento quota nazionale) ma valori in significativa crescita sono fissati anche per i mesi invernali (gennaio + 16,8 per cento), a conferma della ripresa del settore fieristico e congressuale dopo la flessione del 2009. Sul fronte interno- che copre sul totale una quota di mercato pari al 76,6 per cento- spiccano le performance degli arrivi turistici dalla Lombardia (+ 7,5 per cento), Emilia Romagna (+ 5,7 per cento) e Piemonte (+ 4,2 per cento).
 
Per quanto riguarda il mercato estero, va segnalato come- dopo molti anni- si torni a superare la quota del 23 per cento (esattamente 23,4 per cento) sul totale degli arrivi turistici nella provincia di Rimini, grazie al + 8,6 per cento del primo semestre 2011. Clamoroso il balzo in avanti del turismo dalla Russia: + 41,6 per cento negli arrivi e + 52,2 per cento nelle presenze. Dati grazie ai quali, per la prima volta, viene superato lo storico segmento maggioritario di provenienza tedesca che, per la cronaca, nei primi sei mesi dell’anno fa comunque registrare + 3,4 per cento negli arrivi e + 4,1 per cento nelle presenze.
 
Sul fronte delle presenze, quelle complessive si attestano su un + 4,6 per cento, con gli italiani al + 2,7 per cento e gli stranieri al + 11,2 per cento (viene superato in quest’ultimo aspetto il milione di presenze estere, un milione 177 mila 286 per la precisione). Anche in questo caso giugno d’oro (+ 5,5 per cento), aprile di platino (+ 13 per cento con la quota italiana a + 10,5 per cento) e incrementi consistenti per i primi tre mesi dell’anno, spinta in maniera decisa dal boom estero (+ 48,5 per cento di presenze straniere a gennaio, + 33 per cento a febbraio, + 21,8 per cento a marzo). Le presenze russe toccano la soglia di 250.033 contro le 247.816 di quelle tedesche e le 95.217 delle svizzere.
 
Un capitolo a parte va aperto per i dati turistici sulla ricettività relativi all’entroterra, vale a dire Valconca e Valmarecchia. Gli arrivi crescono a un + 9,8 per cento mentre le presenze toccano il + 20,2 per cento, con una crescita di mercato premiata in particolar modo dalla quota italiana (+ 23 per cento di presenze e + 11,8 per cento di arrivi).
 
“Pur relativi al primo semestre- dichiara l’Assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli- questi dati mettono in evidenza elementi estremamente interessanti e significativi. I numeri indicano una crescita turistica diffusa sull’intero territorio provinciale e non a macchia di leopardo, testimonianza con ogni probabilità di una progressiva e diffusa omogeneità dei servizi e anche della conoscenza. Decisa l’ascesa della quota estera, peraltro sui mercati sui quali sono focalizzate azioni di promozione ne investimenti concreti, a partire dall’incremento dei voli da e verso l’aeroporto di Miramare. Riprende il segmento fieristico dopo la crisi del 2009 e i mesi invernali fanno segnare numeri in ascesa. Particolarmente significativa la crescita dell’entroterra, con un dato sul mercato italiano molto interessante. Ma non lasciamoci prendere da entusiasmi che ora sarebbero inopportuni: la prova del nove è l’estate ed è su quella che forzatamente ci misuriamo. Cautela dunque, anche perché i dati del primo semestre segnalano alcune criticità, specie relative ad alcuni mercati (Benelux, Regno Unito) che vanno ben analizzati. Calma e gesso, dunque”.

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