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Cronaca

Inchiesta Acquarena-Tecnopolo, rimandata l'udienza sulle richieste di rinvio a giudizio

Per i 18 indagati slitta tutto a novembre a causa di un legittimo impedimento di un avvocato difensore

E' stata rinviata al 19 novembre l'udienza premilinare, in programma martedì mattina a Rimini, per la richiesta di rinvio a giudizio dei 18 indagati nell’ambito dell’inchiesta "Tecnopolo-Aquarena". L'udienza slitta a causa di un legittimo impedimento di uno degli avvocati. In aula il giudice Benedetta Vitolo, che ha sospeso i termini di prescrizione. Tra i 18 indagati, con accuse che vanno a vario titolo dal falso alla truffa aggravata ai danni dello Stato, ci sono anche tre dipendenti comunali. A questi si aggiungono imprenditori, tecnici e professionisti riminesi. L'inchiesta nasce dagli accertamenti della Procura di Rimini sulle attività del faccendiere Mirco Ragazzi negli uffici municipali dei lavori pubblici, partiti da una segnalazione all'autorità giudiziaria dell'ex assessore Biagini. 

Inchiesta appalti, l'ex assessore Biagini mostra le carte

Secondo gli investigatori, in Comune sarebbero state sottoscritte false dichiarazioni di completamento dei lavori del Tecnopolo, così da ottenere il finanziamento di un milione e 350mila euro dalla Regione. Una documentazione che certificava un collaudo quando non erano presenti le condizioni e che secondo gli inquirenti sarebbe stata falsa. Nel filone Acquarena invece sotto la lente del giudice c'è una presunta turbativa d'asta nella procedura di assegnazione dell'appalto, con la presentazione di documentazione ritenuta falsa.  
 

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