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Cronaca

Vaccinazioni: "Il sindaco faccia qualcosa per tutelare la salute dei bambini"

Il Popolo della Famiglia prende carta e penna per scrivere al primo cittadino in merito al pericoloso calo delle vaccinazioni

I dati sono preoccupanti: in Provincia di Rimini, secondo l’AUSL della Romagna, la percentuale di genitori che scelgono di non far vaccinare i propri figli è la più alta della Regione e tra le più elevate in Italia. In particolare, Rimini spicca per l’alta percentuale di mancate vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B): nel corso del 2015, ben 11 neonati su 100 non sono stati vaccinati nel corso del loro primo anno di vita, contro una media regionale nettamente più bassa (5,3%). La situazione non è rosea nemmeno per le vaccinazioni raccomandate (ad esempio: morbillo, parotite e rosolia): in questo caso, la percentuale di neonati non vaccinati nel corso del loro primo anno di vita ha raggiunto la quota del 22,5%.

"Pur considerando - spiega Daniele Ridolfi del Popolo della Famiglia - che le Leggi nazionali e regionali in materia hanno subito modificazioni nel senso di non considerare più l’inadempienza dell’obbligo vaccinale una grave violazione dei doveri genitoriali e di consentire la frequenza della scuola dell’obbligo anche ai bambini non vaccinati, resta il fatto che le mancate vaccinazioni pongono grossi problemi sanitari non solo per le persone non vaccinate, ma anche per le persone vaccinate. Ha quindi fondamento scientifico il modo di dire “I vaccini funzionano se tutti li fanno”. Tutto ciò comporta, innanzitutto, un rischio, grave quanto evitabile, per la salute e per la vita della popolazione e, in secondo luogo, un conseguente aggravio della spesa sanitaria: prevenire una malattia costa sempre meno che curarla. Spesso, poi, tutto ciò cade nel grottesco quando si ascoltando le motivazioni che, spesso, sottostanno alla scelta di non far vaccinare i propri figli: timori, propagatisi tramite i massmedia (internet soprattutto) ma ancora tutti da dimostrare, che vi sia un nesso tra i vaccini e l’insorgenza di autismo".

"La scienza, quella vera, intanto - prosegue Ridolfi - ha però dimostrato il contrario: il tasso d’insorgenza di nuovi casi d’autismo tra i vaccinati è equivalente a quello tra i non vaccinati, cioè non esiste un nesso statisticamente significativo tra vaccinazioni ed autismo. L’unico nesso causale ampiamente dimostrato è, invece, tra la mancata vaccinazione e l’insorgenza della relativa patologia infettiva. Per tutte queste ragioni, si rende necessaria ed urgente un’azione di contrasto al calo delle vaccinazioni, azione che dev’essere portata avanti attraverso un’informazione seria, scrupolosa e capillare alla cittadinanza. Come Popolo della Famiglia - gruppo di Rimini richiamiamo a tale dovere prima di tutto il Sindaco di Rimini, nella sua qualità di Autorità Sanitaria (Legge N° 833 del 1978), che, di concerto con l’AUSL della Romagna, è chiamato a dare risposte chiare ed urgenti a questo delicatissimo problema". “Se si è perso il ricordo di malattie molto gravi come la poliomielite o la difterite – spiega il Dott. Francesco Toni, Responsabile Sanità Pubblica Rimini dell’AUSL della Romagna - è soltanto grazie ai vaccini: se abbassiamo la copertura vaccinale, finiremo con l’avere molti bambini che non sono più protetti”.

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