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Cronaca Riccione

Vadim, un anno fa la morte al Marano. La madre: "Non perdono i suoi amici"

Si è svolta sabato sera alle 20 e trenta la breve ma toccante cerimonia in ricordo di Vadim Piccione, il ragazzo ventiduenne di Ravenna, il cui corpo venne ritrovato all'alba di domenica 8 luglio dell'anno scorso alla foce del Rio Marano

Si è svolta sabato sera alle 20 e trenta la breve ma toccante cerimonia in ricordo di Vadim Piccione, il ragazzo ventiduenne di Ravenna, il cui corpo venne ritrovato all'alba di domenica 8 luglio dell'anno scorso alla foce del Rio Marano. Un volo di palloncini bianchi lanciati dagli amici di Vadim, lo strazio dei genitori del ragazzo, che ancora oggi, a un anno di distanza non sanno darsi ragione del fatto che nessuno abbia visto, nessuno abbia potuto aiutare Vadim, neppure i compagni arrivati con lui nel pomeriggio di quel venerdì in treno da Ravenna per prendere parte ai festeggiamenti della Notte Rosa. Una rabbia, quella dei genitori che non trova conforto e non può ancora perdonare agli amici il fatto di aver ripreso il treno di casa da soli, senza preoccuparsi del perchè Vadim fosse rimasto indietro e si fosse smarrito tra la folla in festa.

Vadim, un anno dalla morte

IL DOLORE DELLA MADRE - "Si parte in cinque, si ritorna in cinque. Invece se ne sono tornati a casa senza Vadim come se niente fosse successo." ripete la madre. Un dolore senza fondo e senza risposta, quello dei genitori del ragazzo, a cui hanno voluto partecipare anche rappresentanti delle istituzioni, il Sindaco Massimo Pironi e il Vice Sindaco di Ravenna Gianantonio Mingozzi, delle Forze dell'ordine, i gestori dei locali del Marano, rappresentati dal loro presidente Luigi Pritelli, un piccolo gruppo di amici. Cerimonia brevissima, nessun discorso, perchè quando si perde un ragazzo di 22 anni le parole non valgono più nulla. I palloncini bianchi che salgono al cielo, al tramonto, per l'ultimo pensiero rivolto a Vadim.

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