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Cronaca

Vigili del fuoco in stato di agitazione, proclamate 4 giornate di scioperi

Il personale del 115 pronto ad incrociare la braccia per chiedere maggiori risorse e una maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali

A seguito del presidio effettuato in piazza Montecitorio a Roma lo scorso  15 novembre promosso da FP Cgil Vigili del Fuoco, Fns Cisl e Uil Pa Vigili del Fuoco per rivendicare interventi a favore dei componenti del corpo sui diritti e sul salario, è  partita  la mobilitazione unitaria dei Vigili del Fuoco che proseguirà il 21 novembre con la giornata nazionale di sciopero di quattro ore e con una protesta articolata di astensione dal lavoro lungo altrettante 4 giornate: 21 novembre dalle 16.00 alle 20.00, 02 dicembre dalle 10.00 alle 14.00, 12 dicembre dalle 16.00 alle 20.00 e 21 dicembre dalle 10,00 alle 14,00.  "Le iniziative messe in campo - spiegano dai sindacati - sono scaturite dalla vertenza unitaria dello scorso mese di giugno con cui abbiamo rappresentato ai Governi le problematiche che coinvolgono i Vigili del fuoco e il servizio da assicurare alla cittadinanza e poiché dette risposte non trovano il giusto riscontro nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, CGIL CISL UIL VV.F. sono costrette a far sentire il grido di dolore dei Vigili del Fuoco a tutti i cittadini e a tutti i rappresentati del popolo in Parlamento. Le nostra mobilitazione per ottenere risposte concrete su: una valorizzazione effettiva dal punto di vista retributivo e previdenziale del lavoro, unico ed insostituibile, dei Vigili del Fuoco; una maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali tipiche del lavoro dei Vigili del Fuoco (non abbiamo l’assicurazione Inail); un riconoscimento reale della specificità e dell’alta professionalità dei Vigili del Fuoco; risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da ormai da un anno; potenziamento degli organici del Corpo Nazionale finalizzato a diffondere il servizio sul territorio e a tutela della sicurezza dei Vigili del Fuoco. Dobbiamo raggiungere una dotazione organica di almeno 40 mila unità e nella legge di Bilancio non c’è nulla su questa necessità". 

"Le nostre mobilitazioni - concludono - si  inseriscono nel percorso di approvazione della legge di Bilancio, con l'obiettivo di introdurre nell'iter parlamentare quelle misure concrete per valorizzare la specificità dei Vigili del Fuoco, Il  solo corpo nazionale capace di prestare soccorso in Italia ai cittadini. Ed è per questo che rivendichiamo che la nostra specificità, il nostro lavoro, unico e insostituibile, sia  adeguatamente riconosciuto, sul fronte del salario e dei diritti". 

Martedì, quindi, anche i Vigili del Fuoco di Rimini manifesteranno a Roma. L'iniziativa è del Conapo, il sindacato autonomo che da anni denuncia l’inaccettabile condizione delle retribuzioni e delle pensioni dei Vigili del Fuoco i quali, come certificato dall’ISTAT, percepiscono mediamente 7 mila euro in meno l’anno rispetto alle Forze di Polizia, cui si aggiunge la mancanza dei peculiari istituti previdenziali che negli altri Corpi compensano operatività e specificità. Una retribuzione pro capite inferiore di circa il 20% rispetto ai pari grado della Polizia. I Vigili del Fuoco di Rimini, insieme ai colleghi di tutta Italia, invieranno al governo Conte il forte segnale del loro malessere: chiedono ai responsabili dei partiti di maggioranza, Di Maio, Zingaretti e Renzi “il dovuto rispetto nella legge di bilancio in discussione in questi giorni in Parlamento e lo stanziamento di risorse finanziarie per la creazione di un fondo economico - più volte promesso - dedicato specificatamente ad eliminare il divario esistente con gli altri Corpi dello Stato, operazione per la quale il Ministero dell’ Interno ha calcolato che – fanno sapere i sindacalisti – occorrono 216 milioni di euro all’ anno”.

"La vita che rischiamo ogni giorno non vale meno di quella degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato  ‐ sottolineano i rappresentanti del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco ‐ siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell' assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure ‐ spiega Bruno Rigoni, segretario provinciale del Conapo di Rimini ‐ siamo il Corpo più bistrattato, nonostante mettiamo costantemente a disposizione, come e più degli altri corpi, la nostra vita per la sicurezza dei cittadini”. Anche sul fronte delle carriere i pompieri reclamano rispetto: “alle Forze Armate e di Polizia tra il governo precedente e questo hanno stanziato circa 180 milioni di euro e nulla per noi. Possibile che il Ministro dell’Interno non vada in Consiglio dei Ministri a chiedere pari trattamento per i Vigili del Fuoco?” Anche qui per il sindacato servirebbero altri 15 milioni all’ anno per essere trattati come la Polizia di Stato che appartiene al medesimo Ministero dell’Interno.

“È una disparità di trattamento incomprensibile, ingiusta oltre che – aggiunge Bruno Rigoni –  inaccettabile. Per questo motivo domani, anche i vigili del fuoco di Rimini faranno sentire la propria voce innanzi la Camera dei Deputati". “I politici si ricordano di noi solo durante le emergenze o ai nostri funerali, per sfruttare la nostra popolarità ma ci dimenticano sistematicamente quando chiediamo di darci la stessa dignità retributiva e pensionistica degli altri corpi e continuano a trattarci come un corpo di serie B. Ora nella legge di bilancio è il momento di dimostrare rispetto ai Vigili del Fuoco. Rivolgiamo un appello al Premier Conte, al Ministro dell’Interno Lamorgese e al Ministro dell’Economia Gualtieri, ma anche a tutti i politici di maggioranza e opposizione, perché i vigili del fuoco e la sicurezza sono di tutti e necessitano di impegni concreti e bipartisan”. Per la manifestazione indetta dal CONAPO, unitamente alle organizzazioni
sindacali APVVF – SINDIR VVF e DIRSTAT VVF, confluiranno a Roma - in Piazza Monte Citorio - i Vigili del Fuoco da tutta Italia, dalla Valle d’ Aosta alla Sicilia ma hanno annunciato sostegno con una delegazione anche i Vigili del Fuoco della Slovenia. Il sindacato Conapo chiede anche che “i parlamentari Riminesi Antonio. Barboni, Marco Croatti, Elena Raffaelli e Giulia Sarti prendano posizione al Senato e alla Camera per assicurare in questa legge di bilancio il dovuto rispetto per i Vigili del Fuoco.  Non chiediamo privilegi – spiegano – ma solo uguale trattamento”, concludono.
 

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