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Cronaca Coriano

Violazione delle norme ambientali, scattano i sigilli alla Petroltecnica

Nella mattinata di martedì i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bologna hanno eseguito il provvedimento emesso dalla magistratura

Nella mattinata di martedì i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bologna hanno eseguito il sequestro dell'area industriale della Petroltecnica di Cerasolo, al confine con la Repubblica di San Marino. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Rimini, su richiesta della Procura, al termine di un'indagine sulla gestione dei rifiuti costituiti da materiale inerte e terre e rocce da scavo. In particolare, secondo quanto emerso dall'inchiesta, le società Petroltecnica s.p.a. e Rovereta s.r.l.”, riconducibili allo stesso prorpietario, avrebbero più volte violato le normative in materia ambientale. Dagli accertamenti, infatti, sarebbero emerse irregolarità alle prescrizioni imposte dall’atto autorizzativo, tra cui l’erronea modalità di stoccaggio del rifiuto in ingresso, un inefficace sistema di movimentazione del medesimo da e per i capannoni di trattamento con la conseguente fuoriuscita di miasmi molesti, la inadeguata manutenzione dei capannoni e delle vasche di contenimento dei fanghi pericolosi, inidonei sistemi di aspirazione delle emissioni odorigene, una deteriorata pavimentazione dell’area industriale, la irregolare procedura di trattamento delle terre contaminate con la conseguenza di reimmettere nel circuito commerciale inerti frammisti a rifiuti vari,  ed infine un’insufficienza generale delle dotazioni tecniche con cui si svolgerebbe l’attività di trattamento e recupero. 

Alla luce di quanto accertato dagli inquirenti dell'Arma, e per evitare il protrarsi della situazione che avrebbe potuto portare a problemi di salute, è scattato il sequestro preventivo dell’area e degli immobili ad uso industriale delle società interessate. Restano comunque esclusi dal provvedimento i locali ad uso amministrativo e direttivo, così da consentire la prosecuzioni delle attività gestionali anche delle unità locali periferiche, limitando così, per quanto consentito, l’impatto negativo  sulla situazione occupazionale. 

"Abbiamo appreso oggi stesso del sequestro preventivo, per motivi ambientali, nei confronti di una azienda del territorio - ha commentato il sindaco di Coriano, Domenica Spinelli. - Siamo fiduciosi che la giustizia farà il suo corso e come sindaco mi auspico che  la salvaguardia dell’ambiente, bene essenziale di tutti,  sia al primo posto, ma comprendo bene le preoccupazioni delle famiglie dei dipendenti dell’azienda colpita da questa vicenda e come sindaco farò tutto quanto possibile affinché i dipendenti possano riprendere il lavoro in un ambiente rispondente alle norme vigenti in materia di salubrità dei luoghi di lavoro e soprattutto in materia ambientale".

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