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Cronaca

Violentò la escort nell'hotel di lusso, l'Appello conferma la condanna per l'imprenditore

L'uomo aveva preteso un rapporto non protetto e, al rifiuto della lucciola, si era trasformato in una furia abusando di lei con la forza per poi pretendere che "accontentasse" anche il cugino di lui

La Corte d'Appello di Bologna ha confermato la condanna in primo grado del gip del Tribunale di Rimini che, con rito abbreviato, aveva ritenuto colpevole un facoltoso uomo d'affari straniero di aver abusato di una escort in un hotel di lusso. L'uomo, un 58enne, è stato quindi ritenuto responsabile anche in secondo grado con una pena di 2 anni e 4 mesi per quanto avvenuto nella notte tra l'8 e il 9 settembre del 2019. Secondo quanto ricostruito la vittima, una giovane prostituta romena, era solita frequentare l'imprenditore per dei rapporti sessuali a pagamento. La sera della violenza l'uomo si trovava con degli amici in un lussuoso albergo della Riviera e aveva contattato la ragazza per trascorrere la serata in compagnia. A un certo punto il 58enne aveva chiesto alla escort di contattare delle amiche per "intrattenere" anche le altre persone presenti ma è a questo punto che le cosa avevano iniziato ad andare storte.

La lucciola, infatti, si era in un primo tempo rifiutata anche perchè gli altri uomini apparivano alterati dall'alcol e, successivamente, aveva provato a fare un giro di telefonate con le "colleghe" non trovando però nessuna disponibile. Era stato a questo punto che l'uomo d'affari l'aveva portata in una camera dell'albergo per consumare un rapporto sessuale insistendo, allo stesso tempo, per non utilizzare il preservativo. La vittima aveva opposto un netto rifiuto che aveva mandato su tutte le furie il 58enne e, i toni, avevano iniziato ad alzarsi tanto che l'uomo aveva iniziato a minacciare la ragazza. Quando la escort aveva cercato di gridare per chiedere aiuto, l'uomo l'aveva aggredita tappandole la bocca con la mano per poi saltarle addosso e abusare di lei. Terminato il rapporto non protetto, l'imprenditore aveva poi preteso che la giovane "soddisfacesse" anche il cugino di lui. La lucciola, in lacrime, aveva quindi supplicato l'uomo di portarla a casa e, alla fine, il 58enne l'aveva accontentata lasciandole poi 300 euro per la serata.

Il giorno successivo la vittima, ancora dolorante, si era presentata al pronto soccorso dove i medici avevano certificato le lesioni riportate per poi dimetterla con una prognosi di 15 giorni. Il passo successivo della escort era stato quello di presentarsi in Questura per sporgere denuncia nei confronti dell'uomo che avevano quindi ricostruito l'intera vicenda con il 58enne che, difeso dall'avvocato Paolo Righi, era finito a processo. L'escort, invece, si era costituita parte civile con l'avvocato Massimiliano Orrù.

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