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Cronaca

Violenza sulle donne, in questura cento "codici rossi" e 70 'Eva', i casi a rischio tenuti sotto controllo

A seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto “Codice Rosso”, la Sezione specializzata della Squadra Mobile ha affrontato dal mese di agosto più di 100 casi violenti

Alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si terrà sabato pomeriggio odierno a Rimini, denominata “È per te”, parteciperà anche il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini allestendo uno stand informativo sulle attività di prevenzione e per distribuire il nuovo opuscolo della campagna della Polizia di Stato “Questo non è amore” anno 2019. L’iniziativa è volta a diffondere la cultura del rispetto nella consapevolezza che contro la violenza occorre anche intervenire preventivamente attraverso l’informazione e l’educazione alla parità di genere sin dalle prime fasi della crescita individuale. 

Proprio in tale prospettiva sono state programmati dall’Ufficio Minori della Questura, anche per l’anno scolastico 2019/2020 incontri nelle scuole per parlare di temi che sempre più frequentemente si verificano tra i giovani: bullismo, uso di sostanze stupefacenti, abuso di alcool, utilizzo responsabile dei social e di internet. Il progetto si rivolge agli studenti delle classi medie e superiori per metterli in guardia dai pericoli e diffondere la cultura di legalità e rispetto del prossimo. Per contrastare il triste fenomeno delle violenze contro le donne e scoraggiare atteggiamenti violenti che potrebbero degenerare in atti estremi la Divisione Anticrimine ha emesso nel corso dell’anno 2019 nr.11 provvedimenti di ammonimento   del Questore e ha presentato nr.4 comunicazioni di notizia di reato per i casi più gravi.

A seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto “Codice Rosso”, la Sezione specializzata della Squadra Mobile ha affrontato dal mese di agosto più di 100 casi violenti o segnalazioni di maltrattamenti in famiglia, procedendo ad arrestare o eseguire provvedimenti di allontanamento per 20 soggetti “maltrattanti”. Anche l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha seguito giorno per giorno il fenomeno delle violenze sulle donne e dei reati di genere, segnalando attraverso il Protocollo EVA (Esame Violenze Agite) alle strutture investigative della Questura gli esiti degli interventi effettuati dalle Volanti nei casi di chiamate al 112 per maltrattamenti in famiglia o situazioni di potenziale violenza domestica. Nel corso dell’anno sono stati inseriti nel Protocollo EVA più di 70 casi che dovranno essere monitorati e seguiti per scongiurare epiloghi delittuosi.

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