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Cronaca

Welfare: contributi alle vittime coinvolte in un giudizio penale per reati procedibili d’ufficio

Le condizioni per usufruirne sono il possesso di un ISEE inferiore a dieci mila euro e la residenza nel Comune di Rimini

Si amplia l’offerta di servizi e la platea di potenziali beneficiari degli interventi dello sportello sociale del Comune di Rimini. La Giunta del Comune di Rimini ha infatti approvato una delibera di integrazione alle “linee guida per gli interventi economici dello sportello sociale professionale”, grazie alla quale potranno beneficiare dell’erogazione di un contributo economico le vittime (parte lesa) in un giudizio penale per reati procedibili d’ufficio. Le condizioni per usufruirne sono il possesso di un ISEE inferiore a dieci mila euro e la residenza nel Comune di Rimini, sia all’epoca dei fatti sia alla presentazione della domanda di contributo.

L’operatore dello sportello sociale potrà erogare un contributo, fino ad un massimo di quattro mila euro, sulla base della documentazione presentata e previa verifica dell’impossibilità di poter già accedere allo strumento del patrocinio gratuito; la somma sarà erogata al fine di consentire la costituzione in giudizio come parte privata della vittima di reato e verrà restituita al Comune una volta ottenuto il rimborso delle spese legali da parte del responsabile del reato.

Nel solo 2015 sono stati oltre duemila i colloqui con persone e famiglie in difficoltà condotti dagli assistenti sociali dello sportello sociale adulti del comune di Rimini. La metà dei casi coinvolge famiglie con minori. Casa e lavoro i temi più richiesti, mentre la fascia di età che più si rivolge a questo servizio è quella compresa tra i 31 e i 55 anni.

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