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Cronaca

Welfare: crescono i cittadini che si presentano allo Sportello sociale

Aumentano le richieste di aiuto da parte delle persone tra i 30 e i 50 anni e con minori a carico

Sono in aumento le domande allo Sportello sociale del Comune di Rimini, che si caratterizza sempre più come porta di accesso ai servizi territoriali di protezione sociale. In termini assoluti, rispetto al 2016, si sono registrati 86 nuovi accessi che portano a 1284 il totale di cittadini arrivati negli uffici comunali di via Ducale. A crescere in particolare è l'utenza femminile, arrivata a quota 685 (+99 rispetto il 2016), mentre cala, ma solo di poche unità, quella maschile (- 13). Crescono in particolare (+99) i cittadini compresi nell'età centrale (tra i 31 e i 50 anni), quella un tempo considerata in età lavorativa, e dunque più al riparo e sicura di altre. Ad aumentare sono anche le famiglie con figli minori; sono state infatti 110 in più (710 il totale) rispetto al 2016 (dove si fermavano a 600) i cittadini con figli che si sono presentati allo sportello sociale, il 55% del totale.

Le tre macro categorie di richiesta che i cittadini portano allo sportello sociale sono quella di un percorso di assistenza (i colloqui di sostegno), contributi economici e informazioni rispetto la rete territoriale dei servizi sociali. Il problema più sentito rimane quello dell’abitazione . Riguardo alla casa sono diversi gli interventi previsti non solo dallo sportello ma anche dagli altri servizi del Comune, come quello dedicato del sostegno all'abitare. Rimanendo allo sportello sociale, gli interventi effettuati vanno dal sostegno economico alle esigenze della “quotidianità”, come le bollette, o rette arretrate di affitto, fino al sostegno temporaneo per chi ha subito sfratti o si trova in condizioni di crisi temporanea, fino ai servizi più strutturati come quelli dell'emergenza abitativa. Cresce rispetto agli anni precedenti la richiesta di orientamento e informazioni sui servizi territoriali, una richiesta che proviene da circa il 20% degli utenti. Il lavoro è un problema che ovviamente accomuna la maggioranza degli utenti che si presenta ai servizi, ma che esplicitamente è citato nel 12% dei casi. Si ricorda però come nello specifico del lavoro sono altri servizi, come il Centro per l'impiego, quelli deputati a raccogliere questa tipologia di utenza. Verso loro e altre strutture specializzate sono comunque attivi percorsi di accompagnamento e collaborazione attiva da parte degli assistenti sociali dello sportello.

“Numeri in aumento – è il commento del Vice sindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi – che evidenziano come anche sul nostro territorio la crisi abbia cambiato la tipologia di utente dei nostri sportelli. Aumentano in particolare i residenti in età da lavoro e le famiglie con figli minori, una tipologia che in passato era tendenzialmente più al sicuro da situazioni di criticità ed emergenza. La differenza tra tenere e rischiare di crollare la fa ancora il tema della casa e del lavoro.
Proprio per questo il Comune di Rimini ha deciso di investire 224 mila euro, nello specifico, per intervenire sull'emergenza abitativa tramite l'erogazione di sussidi economici. Su temi così complessi e correlati interveniamo con strumenti diversi, dal pagamento delle bollette al sostegno all'affitto, dagli appartamenti dedicati esclusivamente all'emergenza abitativa fino all'aiuto per chi subisce lo sfratto. La precedenza va ovviamente a situazioni con minori coinvolti, un dato in aumento che ci preoccupa e sul quale stiamo lavorando attraverso il coinvolgimento di tutto il territorio”

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