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Economia Riccione

A servizio dei bisognosi: l'ex azienda Tucker diventa la casa dell’Emporio Solidale

A celebrare la benedizione di Don Alessio Alasia, erano presenti le autorità civile e religiose, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e tantissimi riccionesi

Questa mattina taglio del nastro congiunto per l’Emporio Solidale con il sindaco Renata Tosi, il vicesindaco con delega ai servizi alla persona e alla famiglia Laura Galli, il presidente della Consulta della Solidarietà Luigi Casadei e l’amministratore giudiziario Ettore Trippitelli.  A celebrare la benedizione di Don Alessio Alasia, erano presenti le autorità civile e religiose, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e tantissimi riccionesi. A salutare la giornata di festa e l’avvio dell’emporio non ha fatto mancare il suo saluto con un messaggio il Vescovo di Rimini Monsignor Francesco Lambiasi.

L'Emporio

Il progetto promosso dal Comune, nasce dalla collaborazione con la Consulta della Solidarietà Città di Riccione, con la quale è stato sottoscritto apposito protocollo d'intesa. Finanziato in buona parte dal Comune di Riccione con 75mila euro e 25mila euro all'anno dal 2020, l’Emporio ha ottenuto ulteriori fondi regionali/ministeriali di circa 20mila euro a cui si è avuto accesso mediante apposito progetto presentato in Regione. 

L’Emporio fornisce il nuovo servizio al piano terra della sede ex Tuker in via del Commercio, 9 nella zona artigianale. E’ un supermercato solidale che offre la possibilità a cittadini, in condizioni di fragilità e vulnerabilità sociale, di fare la spesa grazie ad una tessera punti, caricata in base al numero e caratteristiche dei componenti del nucleo familiare. Si accede mediante la segnalazione da parte dei Servizi Sociali del Comune di Riccione, che provvedono preliminarmente ad una analisi delle condizioni socio-familiari ed economiche in modo da filtrare l'accesso a favore delle persone che si trovano in condizione di effettivo bisogno.

Requisiti d'accesso: residenza nel comune di Riccione e un valore Isee entro limiti che verranno appositamente determinati. Il servizio è finalizzato al contrasto della povertà alimentare e all'inclusione sociale, in quanto alla distribuzione dei viveri viene affiancato un lavoro congiunto dei volontari delle associazioni ed operatori dei servizi sociali finalizzato a rimuovere gli ostacoli per un effettivo superamento della condizione di bisogno, in una logica di lavoro di rete e coordinamento con il sistema dei servizi di assistenza locali.

L’Emporio funziona grazie all’attività della Consulta della Solidarietà costituita da 15 associazioni, l’approvvigionamento degli alimenti avviene tramite iscrizione al banco alimentare e donazioni di supermercati locali per prodotti alimentari, igiene personale e cancelleria. Attraverso un sistema informatico l’Emporio è collegato in rete con le associazioni e la Caritas Diocesana, riceve anche alimenti o beni di prima necessità provenienti da singoli cittadini. Al suo interno è attivo uno sportello di orientamento, ascolto, informazione e uno spazio per l’accoglienza dei bambini.

"Si tratta di un servizio a favore delle presone più bisognose a cui questa amministrazione ha guardato con grande favore per la comunità riccionese - ha dichiarato il sindaco Renata Tosi - tanto da proporlo come obiettivo di legislatura perché considerato un progetto che mette in rete soggetti pubblici e privati, istituzioni ed associazioni di volontariato con l’obiettivo di sostenere chi si trova in situazioni di transitorio disagio economico. Aver recuperato inoltre questi spazi, che risultano beni confiscati, per concederli in comodato al Comune di Riccione, vederli completamente riqualificati e rinnovati, dopo diversi interventi portati a termine, è la fine di un lungo percorso che ha coinvolto più soggetti e che da sarà a disposizione dei più deboli".

"Abbiamo lavorato incessantemente - ha affermato il presidente della Consulta della Solidarietà Luigi Casadei - per risanare gli ambienti che si presentavano, dopo la vicenda Tucker, in condizioni di grande abbandono. Grazie ai contributi economici ricevuti, con sforzo e dedizione, oggi gli ambienti sono del tutto risanati, accoglienti e adeguati alle normative vigenti. L’Emporio sarà gestito dai volontari della Consulta e da persone disponibili a collaborare”. Nel suo intervento l’assessore ai servizi alla persona Laura Galli ha infatti rimarcato “ la possibilità per coloro che desiderino mettere a disposizione un po’ del proprio tempo, di collaborare come volontari al buon funzionamento dell’Emporio”.

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